Oracle regala il cluster al suo Unbreakable Linux

Oracle mette a disposizione dei propri clienti Unbreakable Linux il suo Oracle Clusterware, gratis e senza spese di assistenza: Oracle punta così a massimizzare l'utenza utilizzante la propria distribuzione più affidabile sfidando la concorrenza Red Hat
Oracle mette a disposizione dei propri clienti Unbreakable Linux il suo Oracle Clusterware, gratis e senza spese di assistenza: Oracle punta così a massimizzare l'utenza utilizzante la propria distribuzione più affidabile sfidando la concorrenza Red Hat

Il gigante dei database relazionali ha annunciato la disponibilità del suo Oracle Clusterware per gli utenti dell’Oracle Unbreakable Linux. I clienti che hanno acquistato il supporto Basic o Premier possono scaricare il Clusterware gratuitamente e senza dover pagare alcun costo aggiuntivo per l’assistenza.

L’Oracle Clusterware è una soluzione software per la creazione di cluster, e permette il raggruppamento di diversi server per fornire maggiore efficienze e resistenza ai guasti. In precedenza il servizio era disponibile solo per i clienti Real Application Clusters (RAC) e la possibilità offerta ai clienti Linux mostra la volontà di Oracle di insistere ulteriormente sul sistema operativo opensource dove sempre più spesso il suo dominio è contrastato da MySQL e dagli altri piccoli database open source.

Questa decisione politica era stata già da tempo anticipata da un affiancamento tecnico che ha portato Oracle a collaborare attivamente allo sviluppo del kernel Linux, arrivando ad integrare nella creatura di Linus Torvalds l’Oracle Cluster File System, uno dei componenti chiave del Clusterware.

Con questa offerta, Oracle spera di spingere sempre più utenti a scegliere il suo Unbreakable Linux piuttosto che un’altra distribuzione: Unbreakable Linux è studiato appositamente per offrire al database Oracle la massima compatibilità e le migliori prestazioni. Si tratta di una distribuzione basata su RHEL (RedHat Enterprise Linux) e con essa dichiara di essere perfettamente compatibile. In un’intervista Monica Kumar, tra i massimi dirigenti del settore Linux e OpenSource presso Oracle, ha dichiarato che «stiamo vedendo una grossa fetta di clienti Oracle che usavano Linux già da prima, spostarsi su Unbreakable Linux. È difficile dire se abbiano migrato tutti i loro server Linux su Oracle oppure no». Sono più di 2000 i clienti che hanno scelto la soluzione Linux proposta da Oracle: si tratta per lo più di aziende di grosse dimensioni. Tra i clienti più illustri figura anche Yahoo.

Oracle sembra decisa ad accaparrarsi, o quanto meno ad assaggiare, una fetta del crescente mercato Linux Enterprise, anche per le installazioni non direttamente riguardanti il settore delle basi di dati. Infatti il software Oracle Clusterware è un componente generico e non legato al database e pertanto può essere usato anche per formare cluster di server generici. Per quanto in passato ci sia stato qualche screzio tra Oracle e RedHat, proprio riguardante Unbreakable Linux, la società dal cappello rosso non sembra essere preoccupata dalla concorrenza di Oracle. Oracle, dal canto suo, punta sempre più il becco del suo pinguino sulla scia di RedHat. Continua ancora Kumar: «Visto che non ci sono problemi di migrazione, riceviamo molti utenti RHEL poiché per loro la transizione è molto facile».

Grazie al Clusterware, Unbreakable Linux acquista una marcia in più rispetto a RHEL, diventando una delle prime soluzioni cluster pienamente supportate disponibili su piattaforma Linux. Tuttavia la compatibilità con le altre soluzioni Linux sul mercato rappresenta un must per Oracle che a scanso di equivoci, tiene a ribadire che «non siamo qui per fare un fork di Linux, ma per renderlo più forte».

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