Come effettuare una foto in condizione di scarsa illuminazione (seconda parte)

Se nella prima parte dell’articolo ci siamo occupati dei meno esperti aiutandoli sugli aspetti della modalità automatica adesso ci occupiamo di tutte quelle macchine che, invece, sono provviste di comandi manuali.

In questo caso abbiamo sempre due alternative che comprendono entrambe l’ausilio del tre piedi. La prima è quella di impostare, anche in questo caso, delle ISO alte che nelle reflex digitali, caratterizzate da un sensore generalmente più grande delle compatte, portano ad un rumore meno accentuato o alla presenza dello stesso solo a 1600 o addirittura a 3200 ISO.

La seconda è quella di giocare con tre impostazioni fondamentali di tutte le macchine (sia digitali che analogiche) che sono:

  • Diaframma;
  • Esposizione;
  • Fuoco.

Anche in questo caso posizioniamo la macchina su un cavalletto, inseriamo l’autoscatto (per evitare di muoverla quando si preme il pulsante di scatto), ed impostiamo delle ISO basse (100 solitamente possono bastare), a questo punto dobbiamo operare sui tre aspetti detti sopra.

Imposteremo il tempo d’esposizione che l’otturatore rimarrà aperto (invece che a 1/125, 1/60 o 1/30 come di solito avviene) a tempi dell’ordine dei 30 secondi, 45 secondi, 1 minuto, o più, secondo la maggiore o minore luminosità della scena (in questo modo si fa in modo che la quantità di luce che va a colpire il sensore sia maggiore).

Per quanto riguarda il diaframma la cosa da tenere presente è che all’aumentare del rapporto focale diminuisce la luminosità dell’obiettivo e quindi bisogna regolarsi di conseguenza, mentre per quanto riguarda il fuoco e sempre consigliabile quello totalmente manuale per decidere la migliore messa a fuoco del soggetto da fotografare.

L’importante è fare esperienza in tutte le condizioni ed anche se queste cose inizialmente possono sembrare difficili da capire dopo le prime volte vi verranno naturali.

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