Il cellulare trova parcheggio

Alcune innovazioni possono fare da apripista, delineando con anticipo scenari che poi saranno adottato su larga scala negli anni futuri. Forse quello che sta accadendo a San Francisco rientra proprio in questa casistica.

Allo scopo di facilitare la vita agli automobilisti, snellire la viabilità cittadina e soprattutto ridurre l’inquinamento dell’aria, l’amministrazione della città sta installando 6000 sensori wireless nell’area metropolitana. Questi sensori andranno a comporre una rete mesh in grado di trasmettere utili informazioni che, centralizzate e raccolte in un apposito datacenter, forniranno la situazione dei parcheggi liberi e lo stato della viabilità, analizzando la velocità di movimento dei veicoli.

Ma ciò che rende speciale questo servizio è la possibilità di consultare questi dati da dispositivi mobili, in modo da fornire al guidatore una situazione precisa e puntuale, così da metterlo in condizione di scegliere un posto per lasciare la propria auto.

A mio avviso inoltre, visto che i servizi LBS stanno prendendo sempre più piede nel mondo mobile, un interessante mash-up contenuto nelle future versioni dei navigatori potrebbe essere quello di ottenere il parcheggio più vicino rispetto alla propria posizione.

La tecnologia dietro a questa innovazione è della Streetline, sviluppata per la prima volta dai ricercatori dell’università di Berkley, in California. I sensori, inoltre, saranno in grado di raccogliere anche dati sul tasso di inquinamento dell’aria, soglia di rumore acustico raggiunta e diverse altre informazioni utili.

Ritengo un punto fondamentale l’apertura nell’accesso ai dati gestiti. Delineandosi come un servizio da offrire alla cittadinanza, eventualmente co-finanziato anche con soldi pubblici, spero che sarà possibile accerdervi gratuitamente e per mezzo di protocolli aperti. Questo favorirebbe, inoltre, la nascita di nuove e inaspettate applicazioni. Per sua stessa natura, ci vedrei anche dei dispositivi OpenSpime a gestire il tutto, invece che questi apparati proprietari.

Ammesso che questa tecnologia sia presto disponibile anche nella vostra città, come la vedreste meglio utilizzata? Sareste poi effettivamente disposti a usarla?

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