Usare TeamViewer per controllare da remoto un PC

In un recente articolo Lorenzo Ajello ci ha parlato di TeamViewer, l’applicazione per il controllo e l’assistenza remota.

Vediamo ora più in dettaglio come poter utilizzare TeamViewer come valida alternativa alle funzioni integrate in Windows Vista.

Innanzitutto, ricordiamo che TeamViewer è disponibile in una versione gratuita e leggera (1.6 MB), il che lo rende di per sé appetibile.

Tra le caratteristiche di questa applicazione certamente spicca la versatilità, poiché non necessita di installazione.

È possibile infatti lanciare il programma senza installare alcun file su disco: questo è molto interessante per chi voglia controllare il proprio PC o fornire assistenza da postazioni su cui c’è divieto di installare software, come nei laboratori per gli studenti universitari.

Per utilizzarla è sufficiente lanciare il file di setup e, dopo aver dato a Windows il permesso di eseguirlo, scegliere l’opzione “Avvia” anziché “Installa”, già impostata di default.

Dopo aver letto e accettato le condizioni d’utilizzo, TeamViewer verrà lanciato sul nostro sistema e verrà aggiunta l’icona alla barra in basso a destra sul nostro desktop: questo è importante per tenere sotto controllo a prima vista lo stato del programma ed evitare intrusioni nel nostro sistema.

Una volta lanciato, infatti, TeamViewer avvierà il server di controllo remoto, che resterà in ascolto di eventuali tentativi di collegamento sul nostro numero di utente. Possiamo leggere le nostre credenziali nella parte sinistra della finestra: i numeri relativi a ID e password dovranno essere forniti a chi vorrà prendere possesso del nostro PC.

Allo stesso tempo l’interfaccia fornisce, nella sezione a destra, la possibilità di inserire il numero di un altro computer (verrà chiesta poi la password per accedervi). Anche durante l’utilizzo, questa interfaccia resta sempre attiva, per cui sarà possibile prendere possesso di diversi PC in contemporanea (ciascun desktop comparirà in una diversa finestra sul nostro sistema), dunque anche essere “visti” da diversi PC, ad esempio per spiegare a più persone una funzionalità di Windows.

Il bello di questo software è che è disponibile anche per Mac e supporta il protocollo VNC, per cui può permettere anche a sistemi Linux di mettersi in contatto con noi.

Ma c’è una caratteristica che supera tutti gli altri pregi: questa applicazione, a differenza dei software VNC, riesce a bypassare il firewall. Significa che se abbiamo impostato un firewall di rete, non sarà necessario avere i privilegi di amministratore, né mettere mano a complesse configurazioni del router per aprire le porte necessarie.

Se decidiamo di installare TeamViewer sul nostro sistema, potremo farlo partire automaticamente (mettendo il segno di spunta sulla voce relativa durante l’installazione) all’avvio di Windows, ad esempio se vogliamo avere sempre la possibilità di controllare il nostro PC al bisogno, naturalmente lasciandolo acceso.

Inoltre, con l’installazione sarà possibile settare una password statica a nostro piacimento (numero o stringa).

Il programma inoltre offre delle comodissime funzionalità aggiuntive: aprendo il menù “Extra” durante il controllo remoto, il PC client potrà aprire una chat col server o avviare da “Trasferimento file” lo scambio di file.

Ogni volta che un collegamento viene terminato, sul desktop del server comparirà un avviso. Non è dunque possibile non accorgersi che qualcuno si sia collegato al nostro PC, anche se non è possibile identificare il client a posteriori.

L’unica pecca di TeamViewer è di non essere open source: l’azienda che lo produce dichiara di utilizzare dei protocolli di cifratura che non permettono la decodifica dei dati da computer intermedi, ma ci sarebbe piaciuto poter controllare di persona l’assenza di buchi dal codice.

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