comScore: Giugno, mese negativo per Google

comScore ha ufficializzato i dati relativi alle ricerche effettuate negli Stati Uniti nel mese di Giugno. In forte ascesa Bing e Yahoo che, seppur ancora lontani da Google, tentano la scalata alla vetta. E nel settore della pubblicità il trend si ripete
comScore ha ufficializzato i dati relativi alle ricerche effettuate negli Stati Uniti nel mese di Giugno. In forte ascesa Bing e Yahoo che, seppur ancora lontani da Google, tentano la scalata alla vetta. E nel settore della pubblicità il trend si ripete

Come ogni mese, anche per Giugno comScore ha reso noti i dati rilevati durante le analisi dell’andamento dei principali motori di ricerca. Il quadro mostrato, relativo prettamente agli Stati Uniti, è quello cui siamo abituati da tempo: Google continua infatti ad essere il leader indiscusso del mondo della ricerca in Internet, con diversi nomi che cercano di fare il possibile per stare al passo, ma solo pochi riescono quantomeno ad ottenere risultati interessanti.

Nulla di nuovo, dunque. A ripetersi è anche il trend negativo che il colosso di Mountain View segue da qualche mese a questa parte: ancora una volta, infatti, i dati comScore segnalano la presenza di fermento alle spalle di Google, con Yahoo e Bing in continua ascesa, nella speranza di poter strappare una fetta di mercato al motore di ricerca più famoso del mondo. Si tratta certamente di cifre non eccessivamente considerevoli se rapportate al resto dei dati, ma che confermano un andamento non proprio positivo per Google.

Dando uno sguardo alle statistiche notiamo un decremento per Google nelle percentuali di traffico generato dai motori di ricerca dell’1.1%: si è passati dal 63.7% del mese di Maggio al 62.6% di Giugno, con percentuali riferite chiaramente alla totalità dei dati raccolti. Di pari passo vanno invece Bing e Yahoo, che fanno registrare ciascuno un incremento dello 0.6% nelle preferenze degli utenti, e si collocano rispettivamente al terzo e al secondo posto, con 12.7 e 18.9 punti percentuali.

La causa motrice che ha spinto i due principali rivali di Google verso questa rimonta è, in parte, quella delle ricerche contestuali: effettuando ricerche su Bing o Yahoo si ricevono infatti sia i risultati attinenti alla propria ricerca, sia una serie di risultati correlati che possono interessare o meno l’utente, e che provengono dai vari network di informazione realizzati dalle stesse aziende. Proprio a riguardo di ciò si è espressa recentemente comScore, discutendo dei criteri da utilizzare per stilare le classifiche mensili.

Tornando ai dati, Google è comunque riuscito ad incrementare dell’1% il totale delle ricerche effettuate tramite il proprio servizio. Meglio di “Big G” hanno fatto però Bing e Yahoo, le cui percentuali di crescita si aggirano tra il 7 e l’8 percento. In entrambe le classifiche nelle prime posizioni successive al podio troviamo sempre AOL e Ask, troppo lontani però dalle cifre attorno alle quali si aggirano i tre colossi della ricerca web.

Anche il settore della pubblicità evidenzia un trend positivo per il motore di ricerca di casa Microsoft: secondo le statistiche relative agli ultimi 3 mesi, infatti, il numero di pubblicità e inserzioni visualizzate tramite Bing è aumentato del 56% rispetto allo stesso periodo del 2009, così come sono aumentati fortemente i click su tali inserzioni pubblicitarie. Andamento opposto invece per Google e Yahoo, che vedono diminuire il proprio rendimento in termini di advertising.

Google, d’altro canto, continua ad essere leader indiscusso del settore della pubblicità in rete, con un forte 75% del totale degli annunci visualizzati. L’incremento delle percentuali di Bing non potranno che giovare anche a Yahoo, in vista del progetto Microhoo che lentamente prende forma.

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