Misura Internet apre i battenti

Misura Internet ha aperto i battenti. Consente di misurare la propria connessione ed ha valore probatorio per contestare eventuali negligenze
Misura Internet ha aperto i battenti. Consente di misurare la propria connessione ed ha valore probatorio per contestare eventuali negligenze

In ritardo di 24 ore rispetto alla scadenza della giornata di ieri, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha dato il via oggi al progetto “Misura Internet” con cui conta di portare maggior trasparenza nel mondo della connettività offrendo uno strumento affidabile di misurazione della banda agli utenti.

Il sito apre i battenti presentando anzitutto il progetto: «Nel 2008 l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, con l’approvazione della Delibera n. 244/08/CSP ha avviato il progetto italiano di monitoraggio della qualità degli accessi ad internet da postazione fissa. Gli obiettivi che l’Autorità attraverso questo progetto intende perseguire sono due: effettuare misure certificate al fine di comparare la qualità delle prestazioni offerte da ogni operatore, relativamente ai profili/piani tariffari ADSL più venduti; mettere in condizione l’utente/consumatore attraverso uno specifico software gratuito di valutare autonomamente la qualità del proprio accesso ad Internet dalla propria postazione fissa».

Il download dell’applicazione per la misurazione è disponibile sul sito ufficiale (nonchè nell’area download di HTML.it). L’uso prevede la preventiva creazione di account sul sito misurainternet.it. L’installazione è possibile su sistemi Windows, Mac e Linux ed il test va effettuato chiudendo in anticipo ogni software che utilizzi la rete durante le proprie attività (Skype, Antivirus, Windows Update ed altri).

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=ewX-TFrcCa4[/youtube]

Il software di supporto è il cosiddetto “Ne.Me.Sys.” (Network Measurement System): «consente di verificare che i valori misurati sulla singola linea telefonica siano rispondenti a quelli dichiarati e promessi dagli operatori nell’offerta contrattuale da loro sottoscritta». Ma l’aspetto più importante è il fatto che le misurazioni effettuate costituiscono prova di inadempienza contrattuale e pertanto consentono all’utente di contestare in sede legale il contratto in essere. Per procedere a tal fine occorre effettuare una misura all’ora per un arco di 24 ore, con la possibilità di completare il test entro 3 giorni dall’inizio: al termine della sessione si può ottenere un pdf certificato contenente i valori misurati e se i parametri non sono in linea con quanto promesso dal provider l’utente viene ad avere il coltello dalla parte del manico.

Il sito misurainternet.it mette a disposizione informazioni e tutorial relativi al software, spiegando nei dettagli il funzionamento dello strumento ed analizzando i valori restituiti. Ma l’aspetto fondamentale è nel valore probatorio delle misurazioni, caratteristica ottenuta grazie alle peculiarità tecniche del progetto: «Ciò che rende unico il progetto AGCOM è la possibilità di valutare direttamente le prestazioni di ciascun operatore nell’erogazione del servizio ADSL al singolo cliente; non si tratta infatti di misurare le generiche prestazioni di Internet, condizionate da molti fattori, come fanno ad esempio tutti gli altri software disponibili on-line, ma di fare una misura personalizzata e relativa solo al proprio operatore. Ciò che rende possibile misurare le prestazioni della sola tratta di responsabilità dell’operatore è la locazione fisica dei server di misura utilizzati […]. I server del progetto AGCOM infatti, sono posizionati nei NAP, acronimo di Neutral Access Point, cioè nei punti fisici di interscambio tra le reti dei vari operatori. La particolare posizione di questi apparati assicura, che lo scambio dei dati, vero oggetto della misura, transiti esclusivamente attraverso la rete di responsabilità dell’operatore e non su altre reti».

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Una pagina su tutte sembra essere garante della bontà del tool e del servizio posti in essere: AGCOM ha infatti elencato tutti i partecipanti al progetto coinvolgendo attorno al Garante anche la Fondazione Ugo Bordoni, l’ISCOM, AIIP, Fastweb, Telecom Italia, Tiscali, Vodafone, Wind Tre ed altri ancora.

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