IDC: il futuro è ARM

L'agenzia di statistica IDC vede in ARM una nuova architettura da aggiungere a quelle tenute in conto nelle analisi trimestrali insieme a quelle Intel.
L'agenzia di statistica IDC vede in ARM una nuova architettura da aggiungere a quelle tenute in conto nelle analisi trimestrali insieme a quelle Intel.

L’architettura ARM entra per la prima volta a far parte delle previsioni trimestrali di IDC, firma importante nel mondo delle statistiche mondiali. Ad annunciarlo è la stessa società, come rivelato da CNET: da oggi infatti le previsioni riguardanti il mondo informatico conterranno al loro interno una suddivisione dei dispositivi in base all’architettura delle CPU utilizzate.

Accanto a quelle realizzate da Intel, tra le quali spicca la celebre architettura x86, da oggi figura di fatto anche ARM, il cui dominio è pressoché incontrastato nel mondo mobile: una grossa percentuale di tablet e smartphone fa uso infatti di chip realizzati tramite le architetture ARM, disponibili in differenti varianti a seconda delle esigenze dei produttori. Tra questi è possibile annoverare giganti del calibro di Samsung, Nvidia, Qualcomm e Texas Instruments, ovvero una buona fetta dell’industria legata alla produzione di semiconduttori.

L’ascesa di ARM non sembra però volersi arrestare al mondo mobile, ma punta con decisione alla conquista del territorio desktop. La conferma di tale trend giunge in maniera indiretta dal supporto che Microsoft ha deciso di introdurre proprio a tale architettura hardware in Windows 8, la cui data di rilascio è collocabile a cavallo tra 2012 e 2013. L’IDC ha inoltre ammesso di prevedere importanti fette di mercato conquistate da ARM entro il 2015, con percentuali che si aggirano sul 15% dell’intero mercato.

Un simile cambiamento permette inoltre di vedere il trend negativo del mercato legato alla vendita di computer sotto una diversa luce: la causa principale di tale declino è vista in molti nell’arrivo dei tablet, che essendo basati in numerosi casi proprio su architetture ARM potrebbero rientrare nella medesima categoria dei PC. In tal caso l’andamento globale sarebbe accompagnato da un segno positivo, con una differente ripartizione delle percentuali di vendita tra tablet e computer tradizionali.

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