Amazon: rimossi da Kindle 5000 eBook

Amazon ha rimosso da Kindle Store circa 5000 libri digitali a causa di un accordo mancato con Indipendent Publishers Group (Ipg).
Amazon ha rimosso da Kindle Store circa 5000 libri digitali a causa di un accordo mancato con Indipendent Publishers Group (Ipg).

Con una mossa giunta del tutto a sorpresa, Amazon ha rimosso in maniera definitiva circa 5000 libri digitali da Kindle Store, un’operazione che potrebbe avere ripercussioni sul mercato degli eBook dato che si tratta tutti di titoli pubblicati da editori indipendenti.

Tagliato l’accordo con Ipg dopo una disputa basata sul prezzo degli eBook, che deve mantenere quanto più basso possibile per conservare il predominio dei Kindle. Un’operazione definita necessaria da Amazon visto il tentativo fallito di vendere i titoli a un prezzo più basso. La società di Jeff Bezos è attualmente sotto pressione da parte di Wall Street e ha insistito per cambiare i termini dell’accordo con Indipendent Publishers Group (Ipg), ma il presidente della compagnia ha rifiutato con un secco “no” poiché ha considerato la richiesta del produttore come non ragionevole.

Le conseguenze del rifiuto del nuovo accordo ha fatto propendere Amazon per una decisione drastica, ovvero quella di cancellare tutti i libri del distributore Ipg da Kindle, mentre sono rimasti in vendita i libri cartacei. Secondo Andy Ross, agente ed ex libraio, “è un motivo di preoccupazione e un avvertimento per chiunque vuole vendere un’edizione digitale dei propri testi: o si accettano le loro condizioni o si è fuori”.

In occasione di un’intervista con Chicago Tribune, Mark Suchomel di Amazon si è rifiutato di essere più preciso circa la controversia creatasi con il distributore, ma ha comunque spiegato che:

“Il nostro accordo per i libri digitali doveva essere rinnovato e Amazon ha colto l’occasione per proporre nuovi termini per acquisti e stampe elettroniche che avrebbero sostanzialmente modificato (agli editori) le entrate provenienti dalla vendita di entrambi. È ovvio che i publisher non possono continuare ad accettare contratti che abbiano condizioni che riducono ulteriormente margini di profitti già ristretti”.

Suchomel ha tenuto a sottolineare che gli eBook venduti tramite Amazon Kindle incidono su circa il 5% del business della società, una quota minore di quanto probabilmente auspicato poiché forse i consumatori spesso acquistano i contenuti digitali da rivenditori online alternativi come ad esempio Barnes & Noble, iTunes e Indybound.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti