Nano-SIM: scontro tra Apple e Nokia

Apple promette una nano-SIM con licenze gratuite per i competitor a una sola condizione. Nokia non ci sta e accusa Cupertino di fare proclami senza senso.
Apple promette una nano-SIM con licenze gratuite per i competitor a una sola condizione. Nokia non ci sta e accusa Cupertino di fare proclami senza senso.

Si fa sempre più incandescente la situazione che deciderà il futuro delle schede SIM. Secondo quanto riporta Florian Mueller di FOSS Patent, Apple potrebbe aver compiuto un notevole passo in avanti per l’approvazione della sua tecnologia nano-SIM come nuovo standard per il settore.

Tramite una lettera inviata all’European Telecommunications Standards Institute, che prenderà la decisione definitiva questa settimana, il colosso di Cupertino ha spiegato di essere disposto a offrire gratis la propria tecnologia ai concorrenti qualora questa venisse approvata. Il tutto a una sola condizione: i competitor devono adottare i brevetti Apple come standard assoluto ed offrire le medesime condizioni imposte da Cupertino in conformità con il principio di reciprocità.

Nokia però non ci sta: un portavoce del colosso finlandese ha infatti dichiarato che quella fatta dai californiani è una promessa vuota, dato che la società non ha in mano alcun brevetto essenziale relativo alla sua tecnologia nano-SIM. La proposta concorrente libera da licenze potrebbe mettere Apple in una posizione di vantaggio, ma secondo Nokia questo non accadrà e al contrario attacca Cupertino ritenendola colpevole di fare proposte sensazionali solo all’apparenza, giusto per svalutare la proprietà intellettuale della concorrenza.

La nano-SIM è un nuovo formato di schede SIM sostanzialmente più piccolo di quello attuale ma in grado di contenere più dati. I produttori di smartphone hanno deciso di adottare questo nuovo sistema al fine di ridurre ulteriormente le dimensioni dei dispositivi, ma  adesso bisogna decidere quale standard bisognerà effettivamente adottare. Apple punta a una scheda con cassettino simile a quello visto su iPhone, ma Nokia, Motorola e Research In Motion non sono d’accordo e ritengono di avere in mano una soluzione che avvantaggi tutti e non solo una parte, come accadrebbe nel caso venisse approvata la proposta dell’azienda orfana di Steve Jobs.

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