Ricarica auto elettriche, il network olandese

Olanda: la società svizzera ABB e la startup Fastned realizzeranno entro il 2015 un network composto da 200 stazioni per la ricarica delle auto elettriche.
Olanda: la società svizzera ABB e la startup Fastned realizzeranno entro il 2015 un network composto da 200 stazioni per la ricarica delle auto elettriche.

Il governo olandese ha portato a conclusione un altro step nel cammino che consentirà al paese di vantare nei prossimi anni una mobilità ecosostenibile, favorendo la diffusione di auto elettriche. Grazie a un accordo siglato con la società svizzera ABB, che si occuperà del progetto in collaborazione con la startup locale Fastned (fondata nel 2011), entro il 2015 saranno installati punti per la ricarica rapida delle vetture in oltre 200 stazioni di rifornimento.

I cittadini potranno così trovare una colonnina per “fare il pieno” in un raggio massimo di 50 Km, da qualsiasi punto all’interno dei confini nazionali. Con 16,85 milioni di abitanti, l’Olanda è lo stato più popolato al mondo tra quelli che fino ad ora hanno dato il via alla realizzazione di un network simile. Stando a quanto reso noto con un comunicato stampa ufficiale, ogni postazione sarà in grado di ricaricare completamente le batterie di un’automobile in un lasso di tempo compreso fra 15 e 30 minuti. Le prime saranno consegnate già nel settembre 2013. Per ridurre ulteriormente l’impatto sull’ambiente generato dai veicoli, ogni colonnetta sarà inoltre dotata si un pannello fotovoltaico in grado di generare energia elettrica dal sole.

Il funzionamento delle stazioni di ricarica per auto elettriche che ABB installerà in Olanda

Il funzionamento delle stazioni di ricarica per auto elettriche che ABB installerà in Olanda

Non è la prima volta che ABB partecipa a un progetto di questo tipo. La società svizzera ha già preso parte alla costruzione di una rete simile in Estonia all’inizio dell’anno, composta però da un numero inferiore di postazioni (160). Quella messa in campo dalle istituzioni olandesi è un’iniziativa che guarda al futuro con sguardo ottimista: il business legato ai mezzi elettrici è ancora in fase embrionale, ma secondo gli analisti arriverà a smuovere un miliardo di euro all’anno soltanto in Europa entro il 2020, una cifra di gran lunga maggiore rispetto ai 72 milioni di euro fatti registrare nel 2012.

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