Apple e PrimeSense: sensori 3D oltre iTV

L'acquisizione di PrimeSense da parte di Apple apre diversi scenari per la mela morsicata. E la rivoluzione che ne conseguirà non sarà solo televisiva.
L'acquisizione di PrimeSense da parte di Apple apre diversi scenari per la mela morsicata. E la rivoluzione che ne conseguirà non sarà solo televisiva.

L’acquisizione di PrimeSense, l’azienda israeliana alla base delle tecnologie di riconoscimento 3D di Microsoft Kinect, ha dato il via alle più svariate speculazioni sul futuro della mela morsicata. E tutte le ipotesi riconducono a iTV, il televisore intelligente che la Mela potrebbe presentare al pubblico tra il 2014 e il 2015. Le applicazioni reali, tuttavia, potrebbero essere ben più ampie.

Con un’acquisizione record da 350 milioni di dollari, Apple si è aggiudicata una delle aziende più innovative degli ultimi anni. Basti pensare proprio a Kinect, un controller che permette di lanciarsi nel gaming solo muovendo il corpo e senza nessuno strumento fisico, ma anche alle tecnologie sviluppate per il settore biomedico e quello della robotica. Naturalmente un sistema “à la Kinect” si sposerebbe – e probabilmente si sposerà – alla perfezione con iTV, garantendo all’utente di poter interagire con il suo televisore semplicemente muovendo le mani. Ma c’è molto di più, così come dichiara Ben Bajarin, analista Apple per Creative Strategies.

Quello che succede quando si ha a disposizione un sensore di profondità 3D molto buono, è che si è in grado di utilizzarlo su un device mobile così come nel salotto. Tante cose davvero interessanti iniziano ad accadere.

L’esempio è proprio quello già citato di Kinect: la comunità degli sviluppatori è andata ben oltre alle funzioni di base del dispositivo, creando robot in grado di analizzare l’ambiente circostante, orchestre digitali, sistemi di sorveglianza, tecniche per la traduzione automatica di movimenti reali in animazioni grafiche. Per Apple questo si potrebbe tradurre non solo in una rivoluzione televisiva, ma anche in un nuovo universo mobile. In modo simile al già esistente sensore “Capri” – un circuito per la rilevazione 3D sulle piccole dimensioni – gli iPhone e gli iPad potrebbero diventare delle Kinect in miniatura: l’utente potrà interagire con il telefono nelle tre direzioni, si verranno a creare nuove applicazioni per la realtà aumentata, per la registrazione di video in 3D, per la geolocalizzazione e molto altro ancora.

Vi è poi un fattore ben più analitico che allontanerebbe Apple dalla semplice iTV: stando alle ultime ricerche riportate sempre da Bajarin, su un bacino di 125 utenti a campione Kinect, in pochissimi si sono detti interessati all’interazione televisiva. Cosa ne farà Apple, però, non è dato sapere: l’appuntamento è al prossimo anno.

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