Mac Pro: la CPU è rimovibile

Dopo schede grafiche e unità di archiviazione SSD, si scopre come anche la CPU di Mac Pro possa essere sostituita: una piccola sorpresa per i fan Apple.
Dopo schede grafiche e unità di archiviazione SSD, si scopre come anche la CPU di Mac Pro possa essere sostituita: una piccola sorpresa per i fan Apple.

Mac Pro è il primo desktop professionale Apple su cui l’utente dispone del pieno controllo dell’hardware. Tra le tante possibilità di intervento consentite al cliente, pare che vi sia anche quella di sostituire la CPU principale sulla scheda logica. Lo rivela un veloce teardown effettuato da Other World Computing (OWC), portale dedicato all’elettronica a tutto tondo.

Già da qualche settimana è noto come Apple abbia modificato strategia per il suo nuovo e potente Mac Pro, garantendo maggiore possibilità di intervento all’utente, ben oltre i rigidissimi confini della mela morsicata. Così si è scoperto come non solo l’archiviazione SSD in PCIe sia facilmente sostituibile, ma anche come le due schede grafiche AMD Fire Pro possano essere cambiate qualora sul mercato dovessero apparire dei modelli compatibili. Non è però tutto, perché il desktop professionale dalle forme cilindriche sembrerebbe anche molto semplice da smontare, oltre a non presentare una CPU saldata ai circuiti della scheda madre, come avviene invece per i laptop e iMac.

Stando a quanto rivelato da OWC, il nuovo Mac Pro monta dei socket LGA 2011 standard per ospitare il processore multi-core Intel Xeon E5. E anche in caso si decidesse di acquistare la versione base di Mac Pro, quella con 6 core, nulla vieta di passare a opzioni superiori in un secondo momento. In altre parole, aggiornare la CPU del nuovo nato in casa Cupertino sarà tanto facile quanto su un normale PC. Si tratta di una possibilità non da poco e probabilmente di grande impatto sulle tasche degli acquirenti, considerato come all’aumento delle prestazioni della CPU prendano il volo anche i listini Apple. Passando da una soluzione a 6 nuclei a una da 8, ad esempio, si spende quasi 1.000 euro in più. Provvedendo tramite altri canali e lanciandosi in qualche istante di fai da te – non è ancora ben chiaro se la sostituzione del processore invalidi la garanzia – il risparmio è a portata di mano.

Nel frattempo, non si modificano i tempi d’attesa per il più ambito di sempre dei computer professionali di Apple. Le poche consegne confermate per il 31 dicembre sono quasi completamente state portate a termine, per tutti gli altri bisognerà attendere almeno fino a febbraio.

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