Google, la ricerca di immagini e il copyright

A partire da oggi, la ricerca delle immagini su Google può essere filtrata in base ai diritti di utilizzo, direttamente dalla pagina dei risultati.
A partire da oggi, la ricerca delle immagini su Google può essere filtrata in base ai diritti di utilizzo, direttamente dalla pagina dei risultati.

Molto spesso si commette l’errore di pensare che ogni immagine indicizzata dai motori di ricerca possa essere elaborata e riutilizzata a piacimento, senza alcuna limitazione. Non è così: fotografie, disegni, clipart e animazioni possono essere protetti da copyright, proprio come per qualsiasi altro contenuto multimediale, con la possibilità da parte del legittimo proprietario di far valere la paternità. Per capire quali sono quelle interessate da limitazioni, oggi Google Immagini dà il benvenuto ad un nuovo tool.

Si tratta del box “Diritti di utilizzo” che compare facendo click sulla voce “Strumenti di ricerca”, come ben visibile nello screenshot allegato di seguito. Le opzioni offerte sono sei: “Non filtrate in base alla licenza”, “Contrassegnate per essere riutilizzate”, “Contrassegnate per il riutilizzo commerciale”, “Contrassegnate per essere riutilizzate con modifiche” e “Contrassegnate per il riutilizzo commerciale con modifiche”. Il consiglio è dunque quello di aiutarsi con questo strumento per capire quali immagini possono essere ripubblicate sul proprio sito o blog e con quali modalità. Al momento non è ben chiaro come bigG riesca a sapere se un file è coperto da copyright o meno.

Da oggi è possibile filtrare le immagini trovate con Google in base ai diritti di utilizzo, direttamente dalla pagina dei risultati

Da oggi è possibile filtrare le immagini trovate con Google in base ai diritti di utilizzo, direttamente dalla pagina dei risultati

Chi utilizza spesso Google per la ricerca delle immagini si sarà già reso conto che si tratta a tutti gli effetti di opzioni già disponibili anche in passato, ma raggiungibili solamente accedendo al menu “Impostazioni”, selezionando la voce “Ricerca avanzata” e scorrendo la pagina fino a “Diritti di utilizzo”. Il gruppo di Mountain View non ha dunque fatto altro che rendere disponibile il filtro direttamente nella SERP, semplificando così notevolmente il processo per chi naviga. Di seguito il tweet di Matt Cutts che annuncia la novità.

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