Progetto iPad Pro fermo, zaffiro a rilento

Il progetto per la realizzazione di un iPad Pro sarebbe fermo, mentre i cristalli di zaffiro non sarebbero sufficienti per iPhone 6: lo sostiene DigiTimes.
Il progetto per la realizzazione di un iPad Pro sarebbe fermo, mentre i cristalli di zaffiro non sarebbero sufficienti per iPhone 6: lo sostiene DigiTimes.

iPad Pro, il tanto chiacchierato tablet da quasi 13 pollici, potrebbe non vedere mai la luce. E anche la produzione di cristalli di zaffiro per iPhone 6 procederebbe a rilento. È quanto sostengono le fonti di Digitimes, testata non sempre affidabile sul mondo Apple, riguardo ai futuri piani di Cupertino: nulla sarebbe definito, nulla sarebbe pronto.

Si è parlato a lungo di un iPad Pro, un tablet da 13 pollici che facesse da ponte tra il mondo iOS e quello di OS X, soprattutto per conquistare il settore educational e i grandi professionisti. E, stando almeno alle ultime rivelazioni in materia, pare che il progetto fosse già a buon punto. Stando a quanto dichiarato oggi, invece, un iPad dalle dimensioni maxi non vedrà la luce entro la fine del 2014 e, forse, nemmeno dopo: Apple potrebbe aver abortito il progetto.

Ming-Chi Kuo di KGI Securities non è però così categorico: iPad Pro potrebbe comunque essere lanciato entro la fine del 2014, ma la disponibilità sarà probabilmente molto limitata. Si tratterebbe di una semplice opzione in più nella vasta linea degli iDevice, non di un prodotto di punta su cui Cupertino ha deciso di investire troppo tempo e risorse.

Sempre DigiTimes svela alcune indiscrezioni sul cristallo di zaffiro che Apple starebbe producendo per un futuro iPhone 6. Più che di rumor si tratta di previsioni avanzate dalla stessa testata, che ha calcolato una produzione pari a 12 milioni di esemplari nel primo anno per gli impianti GT Advanced in Arizona. Troppo poco per garantire la copertura dell’intera domanda del melafonino, quindi non è da escludersi che il prossimo iPhone 6 continui a presentare il canonico Gorilla Glass. Come già accennato in apertura, DigiTimes non è una testata sempre affidabile sul mondo della mela morsicata, nonostante la vicinanza con i distretti produttivi cinesi, di conseguenza le dichiarazioni riportate vanno prese con le pinze.

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