Antitrust: maxi multa a Telecom, Vodafone e Wind

L'Antitrust ha multato Telecom Italia, Vodafone e Wind di un milione 495 mila euro per pratiche commerciali scorrete
L'Antitrust ha multato Telecom Italia, Vodafone e Wind di un milione 495 mila euro per pratiche commerciali scorrete

L’Antitrust ha sanzionato gli operatori Telecom Italia, Vodafone e Wind per una cifra complessiva di un milione 495 mila euro per pratiche commerciali scorrette. L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, dopo aver aperto un’istruttoria ad agosto, ha multato Telecom Italia e Vodafone, rispettivamente di 400 mila euro e di 500 mila euro, per il noto caso, che tante polemiche aveva generato, della trasformazione da gratuiti a pagamento dei servizi “Lo sai” e “Chiamaora” nel primo caso e “Chiamami” e “Recall” nel secondo.

Secondo l’Antitrust, i due operatori hanno mantenuto attivi questi servizi sulle SIM vendute prima del 14 giugno 2014 anche successivamente alla loro trasformazione in onerosi, imponendo ai clienti la loro accettazione forzata se non avessero provveduto di propria iniziativa a disattivarli. Ai sensi del Codice del Consumo, queste condotte sono state ritenute pratiche commerciali di per sé aggressive, consistenti in forniture non richieste. Una notizia che sicuramente soddisferà tutti i clienti Telecom Italia e Vodafone che avevano storto il naso sulla scelta degli operatori di rendere forzatamente a pagamento alcuni storici servizi da sempre gratuiti.

L’Antitrust ha multato ancora Vodafone di 150 mila euro per una violazione del diritti previsti dallo stesso Codice in attuazione della direttiva europea “Consumer Rights”. Per le SIM commercializzate dopo l’entrata in vigore della nuova normativa, l’operatore ha adottato infatti una modulistica che prevede l’acquisizione implicita del consenso del cliente a sostenere il costo supplementare per i servizi di reperibilità.

Wind-Tre è, invece, stato sanzionato con una multa di 250 mila euro per un’altra pratica commerciale scorretta: l’attivazione unilaterale di un servizio oneroso denominato “Service card” a carico dei clienti di telefonia mobile. Si tratta, secondo l’Autority, di una pratica aggressiva che consiste nell’aver esercitato una pressione tale da limitare considerevolmente la libertà di scelta e di comportamento dei consumatori.

Telecom Italia, Vodafone e Wind sono stati coinvolti in altri tre procedimenti relativi alla distribuzione degli elenchi telefonici cartacei. Questo servizio è stato escluso dagli obblighi di fornitura dal decreto legislativo 70 del 2012. La condotta oggetto delle verifiche dell’Autorità è consistita nell’omissione informativa sulla possibilità di rinunciare alla fornitura degli elenchi e quindi all’addebito in bolletta dell’importo relativo.

L’Antitrust ha accolto gli impegni di Vodafone e Telecom Italia, in ordine alla comunicazione di tale facoltà, tramite web o fattura, a beneficio dei consumatori. Invece, è stata sanzionata Wind, per la pratica commerciale relativa ai vecchi abbonati e poi ai nuovi, per i quali l’operatore non prevede l’acquisizione del consenso espresso al pagamento di un costo supplementare per il servizio di distribuzione degli elenchi. Multa di 95 mila euro per l’omissione informativa e di 100 mila per la violazione dell’art. 65 del Codice del Consumo riguardante i nuovi abbonati.

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