Google rende omaggio al solstizio d'inverno

Il gruppo di Mountain View celebra oggi l'arrivo della stagione più fredda dell'anno, con un nuovo doodle animato sulla homepage del motore di ricerca.
Il gruppo di Mountain View celebra oggi l'arrivo della stagione più fredda dell'anno, con un nuovo doodle animato sulla homepage del motore di ricerca.

Una GIF animata accoglie oggi i navigatori su Google, al posto del tradizionale logo del motore di ricerca: un paesaggio innevato, con le lettere che compongono il nome del gruppo e due pattinatori. È l’omaggio realizzato da bigG per celebrare l’inizio del periodo più freddo dell’anno, nel giorno del solstizio d’inverno. Un doodle ormai diventato un appuntamento fisso, ad ogni cambio di stagione.

Dal punto di vista astronomico, il solstizio (dal latino “solstitium”) rappresenta il momento in cui il Sole raggiunge il punto di massima o minima declinazione durante il suo moto apparentemente ellittico. Ogni anno la ricorrenza ritarda di circa sei ore rispetto a quello precedente, rendendo così necessario l’inserimento nel calendario dei mesi bisestili. Dal punto di vista del tramonto e dell’alba, è il “giorno più corto” del calendario, quello con meno ore di luce. Non va confuso con l’equinozio, che si verifica al passaggio tra l’inverno e la primavera, oltre che dall’estate all’autunno, quando la durata del periodo notturno è uguale a quello diurno.

Il Google doodle dedicato al solstizio d'inverno

Il Google doodle dedicato al solstizio d’inverno

Nel corso della storia il solstizio d’inverno è stato scelto per la celebrazione di ricorrenze come il Sol Invictus per i pagani, i Saturnalia dell’antica Roma e il Natale (seppur con qualche giorno di differenza) per il cristianesimo.

È solo il più recente dei doodle disegnati da bigG. Nei giorni scorsi ha fatto la sua comparsa online un omaggio dedicato ai 245 anni dalla nascita di Beethoven, un vero e proprio minigame da affrontare all’interno del browser, basato su alcune delle sue più celebre composizioni: dalla “Quinta Sinfonia” a “Per Elisa”, dalla “Sonata al Chiaro di Luna” alla “Nona Sinfonia (Inno alla Gioia)”.

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