Corrieri self-driving per la consegna delle merci

Un brevetto assegnato a Google descrive l'integrazione dei sistemi di guida autonoma nei mezzi per la consegna a domicilio delle merci acquistate online.
Un brevetto assegnato a Google descrive l'integrazione dei sistemi di guida autonoma nei mezzi per la consegna a domicilio delle merci acquistate online.

Amazon ha presentato a fine 2013 il progetto sperimentale Prime Air, finalizzato all’impiego dei droni per la consegna a domicilio delle merci acquistate online. Google ha fatto altrettanto, svelando pochi mesi più tardi l’iniziativa Project Wing. Ieri i primi rumor in merito ad un servizio a cui starebbe pensando il gruppo di Jeff Bezos, per portare in strada una flotta di corrieri che facciano concorrenza a realtà come FedEx e UPS. Oggi la risposta di bigG.

Un brevetto assegnato dall’USPTO (United States Patent and Trademark Office) al colosso di Mountain View fa riferimento proprio ai cosiddetti delivery trucks, ovvero i mezzi impiegati per recapitare i prodotti agli acquirenti. A differenziarlo dall’idea di Amazon, in questo caso, è l’impiego di una tecnologia di guida autonoma, ovvero la stessa equipaggiata sulla self-driving car della società. La tecnologia sfruttata sarebbe la stessa già in fase di test ormai da tempo per il trasporto privato in ambito urbano, con tanto di videocamere, sensori LiDAR e algoritmi che elaborano in tempo reale i dati raccolti per controllare i movimenti del veicolo.

Un'immagine dal brevetto depositato da Google

Un’immagine dal brevetto depositato da Google

L’immagine visibile qui sopra, l’unica contenuta nella documentazione depositata, si riferisce invece al sistema equipaggiato con il quale il destinatario della merce si troverà a dover interagire. Si parla di un vano che potrà essere aperto solamente digitando un codice segreto, avvicinando un dispositivo con modulo NFC ad un lettore oppure effettuando la scansione della stessa carta di credito utilizzata per effettuare l’ordine.

Trattandosi di un brevetto, non è certo che la tecnologia descritta arriverà un giorno a concretizzarsi in un progetto concreto. L’informazione rilancia però l’ipotesi di poter assistere nel breve periodo alla nascita di una nuova divisione Alphabet interamente dedicata ai sistemi di self-driving, un ambito sul quale il gruppo di Mountain View sembra puntare con sempre più decisione per il futuro.

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