Apple Watch, batterie nel cinturino

Apple brevetta un sistema per includere le batterie all'interno del cinturino di Apple Watch: un modo per aumentare l'autonomia del device.
Apple brevetta un sistema per includere le batterie all'interno del cinturino di Apple Watch: un modo per aumentare l'autonomia del device.

Gli Apple Watch del futuro potrebbero contare su una durata più estesa delle batterie. È quanto si apprende da un recente brevetto targato mela morsicata, con cui il gruppo di Cupertino illustra un singolare sistema per garantire maggiore carica al dispositivo. La registrazione, sottoposta all’US Patent and Trademark Office, svela infatti l’inclusione di una batteria aggiuntiva all’interno del cinturino.

Il brevetto è certamente interessante poiché, innanzitutto, mostra un design assai diverso per gli Apple Watch del futuro. La registrazione illustra infatti un dispositivo dalle forme circolari, anziché l’attuale quadrante rettangolare. Non è però tutto, poiché Cupertino starebbe studiando la possibilità di inserire delle batterie aggiuntive all’interno dei cinturini, per assicurare quindi un’autonomia più estesa.

Così come si apprende dalle immagini allegate al brevetto, la batteria si ritroverebbe sull’interno del cinturino stesso, poi collegata con cavi appositi al retro del device, forse con una connessione a induzione. Al momento, tuttavia, è difficile ipotizzare quanto questa soluzione possa influire sullo spessore del bracciale, né se possa risultare poco comoda per l’utente.

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Le attuali generazioni di Apple Watch, compresa l’edizione Apple Watch Series 2 presentata lo scorso autunno, può raggiungere fino a 18 ore di autonomia. Questo significa che, per l’uso quotidiano, il device dovrà essere praticamente ricaricato ogni sera. Con la nuova soluzione di Apple, invece, si stima che l’orologio intelligente possa arrivare anche a due giornate consecutive. Di recente, invece, un altro brevetto ha mostrato come la Mela sia intenzionata, sempre approfittando dei cinturini, di aggiungere sensori avanzati e altre funzionalità al device, senza influire quindi sull’ingombro della sua scocca.

Bisogna considerare, tuttavia, come la registrazione sia stata resa nota negli ultimi giorni, ma risalga in realtà al 2015. Non è quindi detto Apple voglia tradurla in un progetto reale: la società di Cupertino, infatti, brevetta continuamente nuovi prodotti, ma non tutti giungono alla fase finale di produzione e distribuzione.

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