XXVI: la riorganizzazione di Alphabet è completa

Waymo, Verily e le Other Bets di Google sono ora ufficialmente sussidiarie della parent company Alphabet, nata nel 2015 dal colosso di Mountain View.
Waymo, Verily e le Other Bets di Google sono ora ufficialmente sussidiarie della parent company Alphabet, nata nel 2015 dal colosso di Mountain View.

Quando nell’agosto 2015 il gruppo di Mountain View annunciò una profonda riorganizzazione societaria, con la nascita di Alphabet, fu chiaro come il business di bigG si fosse ingigantito nel corso degli anni: non più solo un motore di ricerca sorretto dai proventi legati all’advertising, ma un vero e proprio colosso in grado di operare negli ambiti e nei territori più differenti, dalla ricerca medica all’automotive, dall’intrattenimento al mobile.

Il riassetto giunge ora a compimento, con l’ufficializzazione che il team di Verily, quello di Waymo e tutte le cosiddette Other Bets (le “scommesse” e i progetti sperimentali del laboratorio X) diventano in via definitiva sussidiarie della parent company Alphabet e non più di Google. Elemento chiave di questo processo è il debutto di XXVI Holdings Inc., società emersa da una documentazione pubblicata dalla Federal Communications Commission. Il nome non è scelto casualmente: “XXVI” è l’equivalente di “26”, il numero delle lettere contenute nell’alfabeto. Ecco un estratto in forma tradotta.

Come risultato della riorganizzazione societaria, Alphabet e Google saranno in grado di operare in un modo più efficiente, economicamente conveniente e trasparente, permettendo alle aziende di concentrarsi sulle attività che garantiscono introiti.

Un cambiamento destinato a ripercuotersi direttamente anche su Google, che affronterà un processo di transazione da corporation a limited liability company (LLC). Ciò significa che il motore di ricerca non è più tra le compagnie sul mercato azionario, ma una sussidiaria della parent company quotata nell’indice NASDAQ. Cosa comporterà questo sul business di bigG? A livello operativo nulla. Agendo in modo del tutto separato e indipendente, però, ogni sussidiaria sarà responsabile solo per se stessa per quanto riguarda eventuali debiti o questioni legali, senza andare a intaccare gli altri team. Gina Weakley Johnson, portavoce di Alphabet, ha inoltre sottolineato che non ci saranno variazioni nelle modalità di versamento delle imposte, altro tasto delicato per il gruppo.

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