Droni, la Croce Rossa lancia un piano di supporto

La Croce Rosa americana ha lanciato il primo programma che utilizzerà i droni per valutare le conseguenze di un disastro.
La Croce Rosa americana ha lanciato il primo programma che utilizzerà i droni per valutare le conseguenze di un disastro.

I droni sempre più presenti nelle operazioni di sicurezza per lavorare a fianco del personale umano ed agevolare il loro lavoro.

A partire dalla settimana prossima, un drone si sposterà su Houston, valutando i danni causati dall’uragano Harvey con l’obiettivo di trovare aree che necessitano di aiuto. La Croce Rossa americana, infatti, condurrà l’indagine in una delle zone più colpite dalla città per una settimana come parte del primo programma di rilievo di catastrofi in USA. In tutto questo periodo sarà utilizzato un drone realizzato da Cyphy che è collegato a un generatore, in modo da poter operare per lunghi periodi di tempo in volo e dispone di una telecamera con zoom da 30x per fornire un’ampia visibilità anche alla quota di 400 piedi (121 metri) a cui opera.

Secondo la Croce Rossa, le immagini che il drone riprenderà aiuteranno ad incanalare gli aiuti nelle aree che ne hanno più bisogno. Saranno utilizzati anche per valutare i danni per le assicurazioni, visto che è un passo necessario verso la ricostruzione della città. Il programma è finanziato da una costola di UPS che si occupa di beneficenza, probabilmente perché la squadra sta usando un drone Cyphy di cui la società che si occupa di spedizioni ne possiede una quota. Non è la prima volta che UPS utilizza i droni per inviare aiuto: lo scorso anno ha testato l’uso di veicoli aerei senza equipaggio per fornire forniture mediche di emergenza.

Brad Kieserman, responsabile delle catastrofi della Croce Rossa, ha affermato che questo programma permetterà di dimostrare come i droni possano aiutare ed accelerare il lavoro che normalmente svolgono con fatica i volontari della croce rossa.

Se questo test avrà successo, i droni potrebbero trovare applicazione anche in altre operazioni di soccorso analoghe, in futuro. Infatti, c’è già in progetto di utilizzare i droni per valutare l’impatto dell’uragano Irma.

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