Blue Origin testa con successo la capsula Crew 2.0

Blue Origin torna a volare e testa con successo la capsula Crew 2.0 che un giorno ospiterà i primi turisti spaziali.
Blue Origin torna a volare e testa con successo la capsula Crew 2.0 che un giorno ospiterà i primi turisti spaziali.

Blue Origin, la compagnia spaziale di Jeff Bezos, CEO e fondatore di Amazon, ha fatto un ulteriore passo in avanti verso il suo obiettivo di entrare nel settore del turismo spaziale. Attraverso Twitter, Jeff Bezos ha comunicato che è stata testata con successo la versione 2.0 della capsula Crew che un giorno ospiterà le persone che sceglieranno di pagare per farsi un giro nello spazio. Capsula che è molto vicina alla versione finale essendo dotata anche di ampie finestre che permettono di scorgere il panorama mozzafiato direttamente dallo spazio.

La precedente versione della capsula Crew disponeva, infatti, solo di finte finestre disegnate. Era da molto tempo che Blue Origin non volava. L’ultimo lancio del suo razzo New Shepard risaliva ad oltre un anno fa. Ma in tutto questo tempo la società di Jeff Bezos ha lavorato per migliorare il suo prodotto con l’obiettivo di arrivare a portare i primi turisti nello spazio già nel corso del 2019. Prima di arrivare ad offrire viaggi spaziali, Blue Origin effettuerà ulteriori test anche con persone a bordo. Nessuna menzione sui prezzi dei biglietti che, comunque, non saranno certamente economici. Non è chiaro, però quale sarà l’esatta tabella di marcia di Blue Origin. Rispetto a SpaceX, per esempio, la compagnia di Jeff Bezos è sempre stata molto riservata, senza arrivare a reclamizzare eccessivamente tutte le sue attività.

I viaggi spaziali che Blue Origin offrirà prevederanno un volo di circa 11 minuti nello spazio ad una quota massima di circa 62 miglia. Una volta che il razzo New Shepard raggiungerà la massima altitudine si separerà dalla capsula e gli occupanti potranno sperimentare per circa 3 minuti l’assenza di gravità.

Successivamente, la capsula tornerà a terra atterrando dolcemente, utilizzando speciali paracaduti. Il razzo, invece, tornerà anche lui a terra intatto per essere successivamente riutilizzato per altre missioni.

Blue Origin, infatti, è stata la prima compagnia spaziale a sperimentare con successo i razzi riciclabili che atterranno autonomamente dopo ogni lancio, battendo sul tempo anche SpaceX di Elon Musk.

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