La CDP vuole fondere la rete di TIM con Open Fiber

La Cassa Depositi e Prestiti acquisirà il 5% del capitale azionario di TIM; l'obiettivo sarebbe quello di fondere la rete di TIM con quella di Open Fiber.
La Cassa Depositi e Prestiti acquisirà il 5% del capitale azionario di TIM; l'obiettivo sarebbe quello di fondere la rete di TIM con quella di Open Fiber.

Il CDA della Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha deliberato di entrare nel capitale di Telecom Italia per portare avanti un progetto di lungo respiro. La scelta della Cassa Depositi e Prestiti di entrare nell’azionariato di Telecom Italia potrebbe apparire strano visto che la telefonia non è certamente il classico business di questa società infrastrutturale. L’obiettivo, infatti, non è certamente quello di scalare il Gruppo di telecomunicazioni, anche perché il CDA della CDP ha deliberato la volontà di arrivare al momento solo sino al 5% del capitale azionario di Telecom Italia.

Il vero obiettivo è molto più ambizioso ed è quello di portare TIM ad effettuare lo scorporo della rete, progetto già in corso, e di prendere il controllo della nuova società di rete per poi procedere alla più volte ventilata fusione con Open Fiber. La quota del 5% sicuramente non permetterebbe alla Cassa Depositi e Prestiti di ottenere il controllo di Telecom Italia ma potrebbe essere solamente un anticipo di un più massiccio investimento futuro che permetterebbe alla CDP di rimettere nelle mani dello Stato italiano la rete dell’azienda di telecomunicazioni, arrivando, poi, a fonderla con Open Fiber per realizzare un unico soggetto.

CDP potrebbe sfruttare a suo vantaggio la strategia posta in essere dal fondo Elliot che oggi possiede circa il 10% del capitale del Gruppo e che si sta adoperando per togliere al finanziere Vincent Bolloré il controllo dell’azienda di telecomunicazioni. Il fondo americano, se riuscisse in questa difficile partita, porterebbe avanti lo scorporo per poi vendere proprio alla Cassa Depositi e Prestiti la società di rete.

Un percorso ambizioso e non certamente facile anche perché i francesi non vogliono perdere il controllo di Telecom Italia. La prossima puntata di questa intricata vicenda si terrà il 24 aprile, data in cui è convocata l’Assemblea di Telecom Italia in cui si voterà sulla revoca e sulla nomina di 6 nuovi consiglieri. Nell’assemblea del 4 maggio, invece, si voterà il rinnovo dell’intero nuovo consiglio di amministrazione.

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