Sky Italia pronta a diventare una telco

Sky Italia fa un nuovo passo in avanti per diventare un vero operatore di rete; la società si è iscritta al Registro Pubblico Operatori di Comunicazione.
Sky Italia fa un nuovo passo in avanti per diventare un vero operatore di rete; la società si è iscritta al Registro Pubblico Operatori di Comunicazione.

Sky Italia fa un altro passo in avanti nel suo progetto di diventare un vero e proprio operatore. AGCOM, infatti, ha iscritto la società al ROC, cioè nel Registro Operatori delle Comunicazioni. Trattasi di un passaggio obbligato per poter operare in Italia come operatore ed offrire soluzioni di connettività. La notizia arriva da La Repubblica che evidenzia come Sky Italia si appresterà, molto presto, a fare diretta concorrenza ad operatori del calibro di TIM e Vodafone. Baricentro di questo progetto l’accordo sottoscritto con Open Fiber. Questa partnership, infatti, permetterà a Sky Italia di offrire soluzioni di connettività in fibra ottica su tecnologia FTTH.

Il debutto come operatore dovrebbe avvenire entro l’estate del 2019. Sky Italia, infatti, avrà la possibilità di creare pacchetti ad hoc contenenti sia connettività fissa che qualche interessante offerta legata ai suoi servizi televisivi. La possibilità di poter concentrare tutti questi servizi all’interno di un unico pacchetto vantaggioso potrebbe fare la differenza e consentire a Sky Italia di ritagliarsi uno spazio nel mercato della connettività in Italia. La sua futura offerta all inclusive si appoggerà sul decoder Sky Q. Tuttavia, Sky Italia, prima di poter debuttare sul mercato come operatore, dovrà risolvere un problema tecnico.

Infatti, a seguito della delibera dell’AGCOM sul modem libero, teoricamente i futuri clienti di Sky Italia dei servizi di connettività potrebbero pretendere di poter utilizzare un modem differente da quello che la società potrebbe obbligare ad utilizzare. Il problema è che il router sarà parte integrante non solo del servizio di connettività ma anche dell’offerta video.

Sky Italia, dunque, starebbe già lavorando per superare il problema. Per fare questo, la società dovrà dimostrare che il router non rappresenta un mero apparato ma il punto terminale della sua rete. Per riuscire ad arrivare a questo obiettivo, la società ha assunto Tiziana Talevi che ha lavorato in Fastweb con il ruolo di direttore Affari Regolatori e soprattutto ha avuto un passato all’interno dell’AGCOM.

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