Facebook vuole ingegneri per la blockchain

Zuckerberg è alla ricerca di vari ingegneri da inserire nel team blockchain di Facebook per avviare nuovi servizi e rendere più sicura la piattaforma.
Zuckerberg è alla ricerca di vari ingegneri da inserire nel team blockchain di Facebook per avviare nuovi servizi e rendere più sicura la piattaforma.

Lo scorso luglio, Evan Cheng era stato promosso a Direttore dell’Ingegneria Blockchain di Facebook. Una mossa con cui il social poggiava la prima pietra di un team ad-hoc, concentrato allo sviluppo di soluzioni integrate in ambito catena di valore.

Nelle ultime ore, Zuckerberg ha confermato ulteriormente la necessità di concentrarsi sull’argomento, vista la ricerca pubblica di un ingegnere esperto di blockchain e qualche altra figura relativa all’apertura di progetti sulla tecnologia. Nello specifico, Facebook vuole entrare in contatto con un Data Scientist, un Data Engineer e ingegneri software, da dedicare al nascente gruppo sulla blockchain.

“Il team è una sorta di startup di Facebook – si legge negli annunci pubblicati online – con una visione ben ampia su come far funzionare la tecnologia blockchain nel nostro ecosistema. È un gruppo piccolo, in rapida crescita, persone di talento che sono appassionate degli sviluppi della catena di valore”. Ma non solo tecnici: la società sta cercando anche anche un leader marketing per gestire vari progetti in ambito blockchain.

Anche se ci troviamo in un periodo di assoluto interesse per la chain, non bisogna pensare che Facebook si sia mossa solo ora nel merito della questione. Tant’è vero che l’azienda, già da maggio, ha cominciato a mettere su il gruppo, per capire come canalizzare i diversi sforzi nel settore di riferimento. Prima di Cheng, era stato David Marcus, ex del consiglio di amministrazione di Coinbase, ad essere assunto dal social network per dare una spinta alle iniziative blockchain.

Lo stesso Zuckerberg, in tempi non sospetti, aveva sentenziato: “La tecnologia ci permetterà di assumere il potere dai sistemi centralizzati e rimetterlo nelle mani delle persone”. Resta da vedere in che modo verrà realizzato un simile panorama, che per molti si è tradotto in una personalizzazione delle piattaforme in ottica di soluzioni specifiche per lo storage sul cloud e il trasferimento di contenuti.

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