Dal MIT il robot che gioca a Jenga

Gli ingegneri del Massachusetts Institute of Technology hanno sviluppato un robot capace di giocare a Jenga, ma potrebbe essere utile anche per altro.
Gli ingegneri del Massachusetts Institute of Technology hanno sviluppato un robot capace di giocare a Jenga, ma potrebbe essere utile anche per altro.

Che si tratti di impilare gli scaffali al supermercato o di pulire casa i robot stanno entrando in modo sempre più significativo nella vita di tutti i giorni. Di recente gli ingegneri del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno sviluppato un robot capace di svolgere un ruolo apparentemente inutile, ma che dimostra le grandi capacità cognitive di queste macchine: giocare a Jenga.

Il Jenga è un gioco da tavolo piuttosto popolare – sdoganato da noi dalla sitcom The Big Bang Theory – nel quale, a turno, ogni giocatore deve rimuovere un blocco di legno da una torre costituita da 54 pezzi, disposti a tre, su 18 piani che formano una torre.

Come saprà chiunque avesse già giocato, Jenga richiede un livello di concentrazione via via più alto con l’avanzare della partita e quindi il diminuire dei blocchi che costituiscono la torre. Il nuovo robot sviluppato dal MIT, tuttavia, pare ben equipaggiato per questo compito.

Attraverso una pinza, una fotocamera esterna e un polsino sensibile alla forza il robot è in grado di vedere e sentire i singolo blocchi che compongono la torre del Jenga. La macchina capisce se rimuovere un blocco specifico in tempo reale usando il feedback visivo e tattile, più o meno nello stesso modo in cui un giocatore in carne ed ossa cambierebbe blocchi se la torre avesse iniziato ad oscillare.

Secondo Alberto Rodriguez, assistente professore nel dipartimento di ingegneria meccanica del MIT, il robot rappresenta un progresso nell’uso delle interazioni tattili e fisiche per apprendere nuovi compiti

Questo è molto difficile da simulare, quindi il robot deve imparare nel mondo reale, interagendo con la vera torre Jenga – spiega Rodriguez – La sfida chiave è imparare da un numero relativamente piccolo di esperimenti sfruttando il senso comune su oggetti e fisica

Il robot non è però in grado di adottare una strategia da giocatore umano in un gioco competitivo come il Jenga, come ad esempio rimuovere un blocco che metterebbe poi in difficoltà l’avversario nel suo turno. L’esperimento con Jenga è senza dubbio divertente, ma – fa sapere Rodriguez – le capacità di questo robot possono essere applicate anche per altri ambiti di utilizzo come ordinare materiali riciclabili dai rifiuti nelle discariche o assemblare prodotti di consumo come smartphone.

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