Google Chrome intende bloccare gli annunci pesanti

È in fase di sviluppo una funzione di Google Chrome che mira a bloccare il caricamento di annunci online che utilizzano troppe risorse di sistema.
È in fase di sviluppo una funzione di Google Chrome che mira a bloccare il caricamento di annunci online che utilizzano troppe risorse di sistema.

Gli ingegneri di Google Chrome stanno lavorando a una funzione utile a bloccare il caricamento di annunci online che utilizzano troppe risorse di sistema, come la banda e la potenza di elaborazione della CPU. La nuova funzionalità è stata battezzata, almeno provvisoriamente, con il nome Heavy Ad Intervention.

L’ingegnere di Google John Delaney l’ha così descritta:

La funzione non carica gli annunci pubblicitari che utilizzano una notevole quantità di risorse di sistema. Nello specifico, l’ad blocker non carica gli annunci che occupano lo 0,1% dell’utilizzo della larghezza di banda, lo 0,1% dell’utilizzo della CPU al minuto e lo 0,1% del tempo complessivo della CPU. I numeri attuali indicano 4 MB di traffico e 60 secondi di impegno della CPU.

Quando ciò avverrà, Google Chrome sostituirà il contenuto dell’annuncio con un messaggio personalizzato accompagnato dal pulsante “Dettagli”, sul quale sarà possibile cliccare per saperne di più. I lavori su tale funzione sono ancora alle fasi iniziali, quindi non è da escludere che l’azienda possa accantonare il progetto prima del suo completamento.

Gli ingegneri hanno esteso la protezione di sicurezza a Chrome impedendo agli spazi pubblicitari (detti anche iframe) di avviare download indesiderati, una tecnica spesso abusata dal malvertising e utilizzata per infettare i dispositivi degli utenti con malware. Dato che la pubblicità è una fonte primaria di entrate sia per Google che per la maggior parte dei siti web di oggi, gli ingegneri della società stanno cercando di ripristinare un equilibrio in questo ecosistema, mantenendo viva la maggior parte dei siti internet.

Già il mese scorso BigG aveva dichiarato di non avere nulla contro gli ad blocker, volendo piuttosto aiutare gli sviluppatori, compresi quelli di content blocking, a scrivere estensioni per proteggere la privacy degli utenti.

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