Iliad: "nessun aumento per le tariffe"

Benedetto Levi, Amministratore Delegato di Iliad, durante un'intervista conferma che l'operatore manterrà la promessa di non aumentare le tariffe.
Benedetto Levi, Amministratore Delegato di Iliad, durante un'intervista conferma che l'operatore manterrà la promessa di non aumentare le tariffe.

Benedetto Levi, Amministratore Delegato di Iliad, è tornato a parlare di tariffe e della connettività 5G. Durante un’intervista con La Stampa, Levi ha affrontato nuovamente il tema della trasparenza tariffaria che è molto caro alla sua società. Al momento di debuttare in Italia, l’operatore aveva fatto una promessa che era quella di offrire tariffe bloccate, senza aumenti nel tempo, cosa che invece avviene con gli altri operatori. Una promessa che viene ancora una volta rinnovata. Iliad, dunque, non opererà alcuna rimodulazione che possa aumentare le tariffe.

Una promessa importante, soprattutto in un momento in cui molti operatori continuano ad annunciare modifiche contrattuali con aumenti tariffari per i loro già clienti. Levi ha poi sottolineato che la sua società continua ad investire in Italia. Per esempio, solo nel primo semestre del 2019, Iliad ha investito ben 161 milioni di euro nello sviluppo della sua rete proprietaria che continua a crescere. Su questo fronte, l’Amministratore Delegato di Iliad esorta ancora una volta il Governo a semplificare la burocrazia necessaria per ottenere le autorizzazioni necessarie per l’installazione della propria infrastruttura. Solo in questo modo l’operatore sarà in grado di ampliare rapidamente la sua rete e offrire un migliore servizio, tutti passi propedeutici al debutto del 5G.

E sulle reti di quinta generazione, Levi sottolinea come questa tecnologia permetterà all’intero settore di potersi aprire verso nuovi servizi. Il tutto a vantaggio degli utenti, sempre, però, che vi sia la gusta concorrenza per stimolare gli investimenti. In ogni caso, in tema 5G, per poter sfruttare appieno le nuove reti, sarà necessario attendere il prossimo anno vista la scarsità di dispositivi compatibili sul mercato ed a causa dell’infrastruttura ancora poco diffusa.

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