Google revisionerà richieste di posizione di app

Google inizierà a revisionare le richieste di posizione in background delle app legate al Play Store, per tutelare maggiormente la privacy degli utenti.
Google inizierà a revisionare le richieste di posizione in background delle app legate al Play Store, per tutelare maggiormente la privacy degli utenti.

Google ha intenzione di proteggere maggiormente la privacy degli utenti e i suoi sforzi andranno oltre le migliorie di Android 11. A partire dal 3 agosto, la società di Mountain View revisionerà le richieste di posizione in background di tutte le app legate al Play Store. Determinerà in quali casi la funzione è veramente necessaria, respingendo le app che sembrano chiedere troppo.

Un social network che chiede di condividere i dati relativi alla posizione dell’utente in modo continuativo sarà probabilmente approvato, ma un’app per lo shopping con la stessa richiesta potrebbe essere respinta (fin quando l’accesso alla posizione non verrà limitato al solo utilizzo dell’applicazione). Le politiche cambieranno a partire dal mese di aprile, ma gli sviluppatori potranno richiedere un feedback soltanto da maggio. Durante i primi mesi, comunque, Google sarà più tollerante: solo le nuove app avranno bisogno dell’approvazione della posizione in background quando arriverà il 3 agosto, ma la società inizierà a rimuovere dal 2 novembre le app già esistenti che non verranno approvate.

Nonostante questo non basterà per limitare la condivisione della posizione, potrebbe essere comunque un ottimo compromesso per gli utenti più bisognosi di tutelare la privacy. Facebook e altre aziende sono state accusate di aver raccolto più dati sulle posizioni di quelli di cui avessero realmente bisogno e, in alcuni casi, di dare agli utenti poca o nessuna scelta sul modo in cui tali informazioni vengono gestite. Una politica più severa permetterebbe di proteggere maggiormente la privacy, ma ciò che è “necessario” per Google potrebbe non esserlo per gli altri.

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