Diritto alla riparazione per smartphone dal 2021?

La Commissione Europea vuole introdurre il diritto alla riparazione per smartphone e tablet, in modo da incrementare il ciclo di vita dei prodotti.
La Commissione Europea vuole introdurre il diritto alla riparazione per smartphone e tablet, in modo da incrementare il ciclo di vita dei prodotti.

La Commissione Europea ha annunciato un nuovo piano d’azione per l’economia circolare, uno dei principali elementi del Green Deal europeo. L’obiettivo della neutralità climatica nel 2050 può essere raggiunto con iniziative che interessano l’intero ciclo di vita dei prodotti. Ecco perché verrà proposta l’introduzione di un nuovo diritto alla riparazione per smartphone, tablet e notebook entro il 2021. In questo modo verrà incrementata la durata dei dispositivi e ridotta la spazzatura elettronica.

Il nuovo piano d’azione prevede l’introduzione di misure lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti: progettazione, fabbricazione, consumo, riparazione, riutilizzo e riciclaggio. Il modello consumistico attuale prevede principalmente l’acquisto di un nuovo dispositivo quando si rompe un componente che potrebbe essere riparato o sostituito. Come hanno più volte evidenziato gli esperti di iFixit, una simile operazione è quasi impossibile per gli smartphone moderni. La Commissione Europea vuole incentivare i prodotti riparabili, limitando quelli monouso e ostacolando l’obsolescenza programmata.

Per quanto riguarda le iniziative di “elettronica circolare” indirizzate all’allungamento della vita dei prodotti è prevista l’attuazione del diritto alla riparazione per telefoni cellulari, tablet, notebook, caricabatterie e dispositivi simili. Verrà inoltre valutata l’opportunità di istituire un sistema che faciliti la restituzione o rivendita di vecchi telefoni cellulari, tablet e caricabatterie. L’Europa punta anche a ricompensare i produttori che realizzeranno dispositivi più sostenibili.

Prima che le proposte diventino leggi è necessario la discussione e l’approvazione da parte degli stati membri e del Parlamento Europeo. Al momento non è chiaro come queste iniziative verranno attuate in pratica. Ad esempio, i produttori saranno obbligati a realizzare dispositivi che possono essere riparati direttamente dagli utenti oppure esclusivamente tramite un centro assistenza? Tra l’altro nei moderni smartphone è impossibile sostituire la batteria senza causare danni irreparabili.

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