WhatsApp, scarpe Adidas in regalo? La nuova truffa

Una nuova truffa si è diffusa su WhatsApp: vengono regalate scarpe dell'Adidas, ma l'obiettivo è svuotare il conto degli utenti.
Una nuova truffa si è diffusa su WhatsApp: vengono regalate scarpe dell'Adidas, ma l'obiettivo è svuotare il conto degli utenti.

Attenzione a una nuova truffa che si sta diffondendo a macchia d’olio su WhatsApp: si riferisce a una presunta campagna di marketing di Adidas, lanciata in occasione dell’appena trascorsa Festa della Donna, secondo cui verrebbero regalate agli utenti un paio di scarpe. I vincitori avrebbero soltanto le spese per la spedizione a proprio carico.

Ebbene, non c’è nulla di vero in tutto questo. Si tratta di un tentativo di phishing bello e buono, che rischia di far accedere i malintenzionati al conto in banca delle vittime. D’altronde si sa, quando un messaggio viene inoltrato da un amico, un parente o collega, ci si fida del contenuto. In questo caso, però, c’è un pericoloso link che rimanda a una pagina Web contenente un questionario; dopo averlo compilato, viene richiesto agli utenti di inserire i dati relativi al proprio metodo di pagamento per sopperire alle spese di spedizione. I meno maliziosi potrebbero cadere nella trappola, fornendo i dati d’accesso alla carta di credito con l’auspicio di ricevere in regalo le scarpe promesse. Il rischio, però, è quello di vedersi il conto svuotato da sconosciuti.

Non è la prima volta che una truffa del genere gira su WhatsApp. Nel 2018, sempre le scarpe dell’Adidas erano state protagoniste di un raggiro simile, e una vagonata di segnalazioni hanno messo in allerta gli utenti nel corso degli anni. Il consiglio è quello di non fare mai tap su link esterni, a meno che non si abbia la certezza al 100% che il sito relativo all’indirizzo sia sicuro. Bisogna pertanto essere in guardia anche quando un messaggio arriva da una persona fidata (perché, peraltro, c’è sempre il rischio che si dia continuità a una catena).

L’esempio più calzante di questo genere di truffe è quello relativo al raggiro del codice di verifica a sei cifre, che ha già portato molte compromissioni di account e gravi conseguenze per la privacy degli utenti.

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