AltroConsumo, la replica dei centri assistenza

Uno dei centri assistenza coinvolti nell'indagine AltroConsumo risponde alle accuse spiegando cosa possa essere successo.
Uno dei centri assistenza coinvolti nell'indagine AltroConsumo risponde alle accuse spiegando cosa possa essere successo.

Nei giorni scorsi AltroConsumo ha pubblicato un video con il quale ha voluto dimostrare la scarsa onestà di alcuni centri assistenza per la riparazione di computer. Centri assistenza che, pur trovandosi in mano un laptop avente semplicemente un banco di RAM staccato, hanno sostituito componenti ed imposto pagamenti molto più alti rispetto a quanto effettivamente necessario per la riparazione. Ora uno dei centri coinvolti ha voluto rispondere ad AltroConsumo con un video e con una versione propria dei fatti.

La risposta è stata inviata a CD&V. Si tratta di una disamina completa di quanto possa essere accaduto, dei possibili errori in cui si potrebbe essere incappati e del tracciamento del percorso che può essere stato compiuto per giungere all’identificazione dei problemi poi finiti in fattura. Ne esce un quadro nel quale gli errori inanellati sarebbero troppi ed il gruppo stesso ammette che di fronte ad un quadro del genere (che viene però negato con forza) ci si troverebbe di fronte ad un dolo imperdonabile. Spiega pertanto l’azienda:

Se di errore non si fosse trattato, significherebbe che tutte le persone coinvolte siano concordi sul modo di operare e dovremmo essere considerate alla stregua di un associazione per delinquere finalizzata alla truffa.

È troppo pesante come accusa o allusione!

Abbiamo gli scaffali con parecchi computer riparati e da riparare, pertanto il lavoro non manca. Nel vostro articolo, viene fuori un ritratto dal quale si evince che alcuni centri chiamati in causa considerino il cliente come un “pollo da spennare”. Per noi non è così e possiamo mettere a disposizione le schede, i rapportini e le fatture attestanti che eseguiamo i lavori con attenzione e onestà (dagli importi medi ci si rende conto che non si fanno i soldi con questo mestiere!).

Il video distribuito replica pertanto l’intervento, tentando di chiarire cosa possa essere successo. Ma la lettera si chiude con la richiesta di un confronto ad AltroConsumo, così che il diritto di replica sia concesso in contemporanea sia a difesa che ad accusa.

Chiedo a lei presidente di Altroconsumo, siete disponibili ad un confronto in videoripresa, in cui replicate il sabotaggio?

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