App saudita monitora le donne: interviene Tim Cook

Tim Cook ha promesso un controllo su un'applicazione di origine saudita, che permetterebbe di monitorare gli spostamenti delle donne.
Tim Cook ha promesso un controllo su un'applicazione di origine saudita, che permetterebbe di monitorare gli spostamenti delle donne.

Tim Cook, il CEO di Apple, ha promesso che l’azienda effettuerà un controllo su Absher, un’applicazione di origine saudita che permette il monitoraggio degli spostamenti delle donne. Il software, disponibile su App Store, ha generato negli ultimi giorni accese discussioni sia sulla stampa occidentale che sui social network.

L’applicazione, presente su App Store e su Play Store, nasce per approfittare di alcune piccole comodità quotidiane, come il pagamento dei parcheggi e molto altro. Tuttavia, incorporerebbe anche delle funzioni affinché gli uomini possano monitorare gli spostamenti delle donne, ad esempio le mogli e le figlie. A denunciarlo sono organizzazioni internazionali come Human Rights Watch e Amnesty International, così come riporta AppleInsider.

La questione è giunta questa settimana all’attenzione di Sundar Pichai, CEO di Google, a seguito di una lettera inviata dal governatore dell’Oregon Ron Wyden. Tim Cook, invece, ha appreso dell’esistenza dell’applicazione nel corso di un’intervista per NPR:

Non la conoscevo. Ma ovviamente ora controlleremo.

Al momento, non è dato sapere come l’applicazione sia riuscita a superare i controlli, solitamente molto rigidi, sia di App Store che di Play Store. Pare, tuttavia, che le funzioni di monitoraggio non siano immediatamente evidenti poiché, come già ricordato, il software si occupa principalmente di comodità quotidiane come il pagamento dei parcheggi, la ricerca di punti d’interesse nelle città e molto altro ancora.

Tim Cook è da sempre molto interessato alla promozione e alla salvaguardia dei diritti umani: negli ultimi anni, ad esempio, è sceso in campo in prima persona per difendere i diritti di molte comunità statunitensi, da quella LGBT a quella afroamericana. Al momento, non è dato sapere come il gruppo di Cupertino reagirà all’applicazione di origine saudita, se con una richiesta di modifica oppure un’esclusione dal suo negozio virtuale di applicazioni.

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