Apple cede, Adobe esulta

Apple ha abbassato i dogmi della sezione 3.1.1 del Developer Agreement per iOS riaprendo così le porte dello sviluppo agli strumenti Adobe, ivi incluso Flash
Apple ha abbassato i dogmi della sezione 3.1.1 del Developer Agreement per iOS riaprendo così le porte dello sviluppo agli strumenti Adobe, ivi incluso Flash

E alla fine Apple cambiò idea. Il braccio di ferro con Adobe è durato mesi, ma alla fin fine il passo indietro è di Cupertino. Tutto gira attorno alla famigerata sezione 3.1.1 del iOS Developer Agreement, quella con la quale Apple ha formalmente tagliato fuori tutti gli strumenti terzi di sviluppo dal mercato dei prodotti iOS (iPhone, iPad, iPod). Con una vittima eccellente su tutte: Flash.

Improvvisamente, però, Apple ha cambiato idea. Rilasciando una nuova versione del documento, infatti, Apple ha eliminato gran parte dei limiti pre-esistenti tornando ad aprire le porte ad Adobe ed ai suoi strumenti di sviluppo. Quello che era un “walled garden” riservato a Objective-C e pochi altri, insomma, torna ad essere una piazza aperta nella quale anche Adobe può effettuare le proprie scorribande. La mossa, pur se universalmente apprezzata, rappresenta però un passo indietro compiuto dopo un feroce scontro fatto di parole forti e destinato quindi a lasciare il segno.

Apple aveva sparato duro su Adobe sostenendo che Flash consuma troppe risorse, è troppo insicuro e non consente uno sviluppo qualitativo per i device iOS. La chiusura, però, aveva portato attorno ad Apple anche le minacce della Federal Trade Commission ove iniziava a prendere forma una investigazione volta ad approfondire eventuali violazioni alle normative antitrust da parte di una azienda che stava per sigillare il rapporto hardware/software chiudendone l’accesso al mondo esterno. Pericolo, ora, apparentemente sventato: Apple, nel nome di una improvvisa disponibilità nei confronti degli sviluppatori e delle richieste giunte da più parti, ha deciso di abbassare la guardia e di optare per quel compromesso fino a poco prima rifiutato con forza.

L’importanza della decisione è tutta nella reazione di Wall Street: il titolo Adobe è immediatamente scattato verso l’alto chiudendo la giornata a +12.11% poichè il cambio della famigerata “3.1.1” riapre improvvisamente un goloso mercato precedentemente precluso. Per la nuova Creative Suite (ed il relativo apposito “Packager for iPhone”) si aprono nuove porte e Flash torna a candidarsi per lo sviluppo di giochi, servizi o soluzioni editoriali su iPad ed iPhone. Il rapporto tra Flash e Adobe è temporaneamente ricucito, anche se difficilmente gli screzi del passato potranno essere dimenticati troppo facilmente.

Foto credit: Izyan Yob

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