Apple e i Blu-Ray Disk

La licenza del Blu-Ray costituisce oggi uno dei principali ostacoli per la sua stessa diffusione, tanto per la complessità quanto per i costi decisamente elevati.

La “questione del Blu-Ray” è stata definita dallo stesso Steve Jobs “un carico di guai” e ad oggi nessun prodotto della Apple (Mac o Apple TV) dispone di un lettore Blu-Ray. Ma fino ad ora Apple si è potuta permettere di ignorare questa tecnologia per via dei costi eccessivi rispetto al DVD e di una diffusione relativamente limitata: le catene di noleggio film dichiarano che mediamente il 10% dei propri clienti noleggia film su supporto Blu-Ray. Senza contare i risvolti strategici di questa scelta: a Cupertino stanno investendo in modo significativo sull’iTunes Store e il Blu-Ray sarebbe certamente un ostacolo per il download dei film noleggiati nello Store.

Ma Apple non ha sempre l’ultima parola: l’utenza “high-end”, che è in larga parte composta da professionisti del settore multimediale, non può rinunciare al Blu-Ray, così come Apple non può certo permettersi di rinunciare a questo tipo di interlocutori.

Che alla Apple fossero interessati al Blu-Ray è noto ormai da anni, da quando la casa è stata inserita tra i principali finanziatori di questa tecnologia e il recente annuncio congiunto di Sony, Philips e Panasonic (membri di punta della Blu-Ray Disc Association) di una prossima licenza “unica” che coinvolga Blu-Ray, DVD e CD, abbattendo del 40% i costi complessivi delle tre licenze singole, sembra non lasciare più scuse agli strateghi di Cupertino.

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