Apple, possibili accuse antitrust

Da accusatrice ad accusata: la casa di Cupertino si trova ad essere citata all'antitrust nella causa da lei originariamente intentata contro Psystar, la compagnia che vendeva computer con processore Intel e sistema operativo Mac OS X 10.5
Da accusatrice ad accusata: la casa di Cupertino si trova ad essere citata all'antitrust nella causa da lei originariamente intentata contro Psystar, la compagnia che vendeva computer con processore Intel e sistema operativo Mac OS X 10.5

Apple sta per ricevere un bel boomerang. La causa che ha fatto partire contro Psystar, accusata di violazione del copyright, sta infatti per tornare pericolosamente indietro da quando la compagnia ha tirato in ballo l’antitrust.

Tutto è partito quando la casa di Cupertino ha accusato Psystar di violazione della proprietà intellettuale, violazione di contratto e competizione sleale, poichè la compagnia consente l’installazione di Mac OS X 10.5 sulla sua macchina a processore Intel, quando nella licenza d’uso Apple è chiaramente indicato che tale pratica non è consentita. Il contratto (denominato EULA) infatti non consente in nessun caso l’installazione del sistema operativo su macchine che non escano da Cupertino.

Ora dunque la causa si starebbe spostando sulla legittimità di tale assunto da parte della Apple: la linea di accusa di Psystar dovrebbe ruotare intorno al fatto che l’EULA forma un legame illegale, cioè vincola la vendita di un bene alla vendita di un altro. E la casa di Steve Jobs ne sarebbe decisamente al corrente se è vero che uno dei suoi avvocati difensori è un vero esperto di antitrust (addirittura lo stesso uomo che ha vinto la celebre causa contro Microsoft).

«Questo caso è stato frainteso» ha dichiarato a ComputerWorld Colby Springer, uno dei tre avvocati dalla parte di Psystar «sono coinvolte dinamiche molto più complesse della sola violazione di copyright e riguardano la licenza d’uso imposta da Apple ai suoi clienti».

Rimane comunque difficile pensare che il caso arriverà fino in aula in quanto la cosa al momento non conviene a nessuno. Con tutta probabilità si troverà un improvviso e conciliante accordo tra le parti che farà ritirare le accuse. Tuttavia il nervo è scoperto e se Apple si mostra sensibile altri potrebbero battere sul medesimo tasto.

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