Assistente Google: 10.000 dollari per le azioni

Da Google arriva una challenge rivolta alla community di sviluppatori, finalizzata a espandere le abilità del proprio sistema di intelligenza artificiale.
Da Google arriva una challenge rivolta alla community di sviluppatori, finalizzata a espandere le abilità del proprio sistema di intelligenza artificiale.

Quanto il gruppo di Mountain View stia puntando sulla tecnologia legata all’Assistente Google è emerso anche in occasione dell’evento I/O 2017 andato in scena nelle scorse settimane. L’azienda mira a rendere l’intelligenza artificiale sempre più versatile e funzionale, introducendo progressivamente il supporto a nuove lingue (quello per l’italiano arriverà entro fine anno) e nuovi dispositivi (da poco anche su iPhone).

Con l’obiettivo di espandere ulteriormente il raggio d’azione di questa IA, bigG lancia alla community di sviluppatori una vera e propria sfida, finalizzata a stimolare la fantasia e la creatività per trovare nuovi metodi in grado di sfruttarne al meglio le potenzialità. Actions on Google è il nome di una challenge che premierà le idee migliori con riconoscimenti in denaro fino a 10.000 dollari. La competizione è strutturata in categorie (da “Best app for students” a “Best life hack”). I partecipanti sono chiamati a candidare le loro azioni entro e non oltre il 31 agosto. Ecco quanto si legge sul sito ufficiale.

Se state pensando di estendere la vostra applicazione Android con l’Assistente Google o addirittura di costruire un’esperienza totalmente nuova, la challange Actions on Google potrebbe fornirvi quella piccola motivazione extra necessaria per completare il lavoro.

L’Assistente Google, che in qualche modo può essere descritto come una sorta di evoluzione di Google Now, è al momento integrato in dispositivi come l’altoparlante Home per la casa, nonché sugli smartphone. L’intento del gruppo di Mountain View è quello di renderlo operativo ovunque, facendone così un’intelligenza artificiale pressoché onnipresente e in grado di interpretare i bisogni, le richieste e le necessità degli utenti, rispondendo alle sue domande attraverso la comodità dei comandi vocali, senza costringerlo a digitare domande o query. Una tecnologia che, inevitabilmente, si troverà a confrontarsi con la concorrenza di Alexa (Amazon) e altri sistemi di questo tipo.

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