BMW userà HTC Vive per la progettazione delle auto

L'automaker di Monaco ha scelto di sperimentare l'impiego del visore HTC Vive per ottimizzare la fase progettuale legata alla realizzazione dei veicoli.
L'automaker di Monaco ha scelto di sperimentare l'impiego del visore HTC Vive per ottimizzare la fase progettuale legata alla realizzazione dei veicoli.

A dimostrazione di come la realtà virtuale non rappresenti una tecnologia destinata solo all’ambito videoludico o a quello dell’intrattenimento multimediale arriva un comunicato del gruppo BMW. L’automaker tedesco annuncia l’intenzione di impiegare il visore HTC Vive nella fase di progettazione dei propri veicoli, così da rendere il processo più rapido e coinvolgendo fin da subito sviluppatori di tutto il mondo, offrendo loro la possibilità di implementare e testare caratteristiche o funzionalità ancor prima che la vettura sia stata concretamente prodotta.

L’azienda precisa che fin dagli anni ’90 impiega tecniche legate alla VR. Il reale vantaggio, nel caso di Vive, è rappresentato dal suo prezzo accessibile (899 euro) rispetto a quello delle soluzioni passate e nelle funzionalità equipaggiate, che permettono di esplorare gli ambienti virtuali in modo coinvolgente e immersivo. Il progetto pilota ha preso il via nell’autunno dello scorso anno, restituendo feedback positivi e convincendo così la società a puntare su questo tipo di approccio.

BMW fornisce due esempi di come la realtà virtuale potrà tornare utile ai propri designer e ingegneri. Stando comodamente seduti alla scrivania, questi saranno in grado di simulare una sessione di guida all’interno della città, muovendo la testa e variando così in tempo reale il proprio punto di osservazione. In questo modo, ancor prima di realizzare un prototipo, sarà possibile valutare in che modo la configurazione dell’abitacolo garantisce la visibilità della strada e dell’ambiente circostante oppure se la disposizione dei comandi sulla plancia assicura una buona usabilità del veicolo.

Il software sviluppato dal gruppo per l’occasione si basa sul motore Unreal Engine 4 di Epic Games, lo stesso impiegato per molti videogiochi. L’output video mostrato sui display di HTC Vive ha un framerate molto elevato, pari a 90 fps, con texture e modelli poligonali generati con una qualità tale da risultare fotorealistici. L’elaborazione è affidata ad un computer di fascia alta, con sistema di raffreddamento a liquido e comparto hardware sottoposto a overclock, con processore Intel Core i7 e due schede video NVIDIA Titan X.

BMW definisce il sistema progettato mixed reality, poiché affianca alle immagini proiettate dal visore anche i suoni tipici delle proprie auto e quelli provenienti dagli ambienti in cui si guida. Inoltre, grazie all’impiego del sistema di tracking HTC Vive Lighthouse, possono essere rilevati tutti i movimenti del corpo all’interno di una stanza, rendendo ancora più realistica l’interazione con i contenuti VR.

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