Vendite tablet in calo, colpa dei phablet

Forrester Research evidenzia un chiaro rallentamento delle vendite dei tablet, dovuto alla mancanza di innovazioni e alla crescente diffusione dei phablet.
Forrester Research evidenzia un chiaro rallentamento delle vendite dei tablet, dovuto alla mancanza di innovazioni e alla crescente diffusione dei phablet.

Chi segue giornalmente Webnews avrà certamente notato che gli annunci di nuovi tablet sono diventati piuttosto rari. I produttori puntano maggiormente sui dispositivi 2-in-1 e soprattutto su smartphone di grandi dimensioni. Forrester Research ha fotografato la situazione attuale, evidenziando un deciso rallentamento delle vendite, dovuto anche alla saturazione del mercato.

Il tablet più venduto in assoluto è sempre l’iPad, ma anche il prodotto di Apple ha subito un calo delle vendite nel secondo trimestre 2015, scendendo a 12,6 milioni di unità (-22,7% rispetto allo stesso periodo del 2014). Probabilmente questo risultato negativo è dovuto al successo dell’iPhone 6 Plus. Forrester ritiene che proprio la diffusione dei phablet abbia causato una stagnazione delle vendite dei tablet. Inoltre, i consumatori preferiscono acquistare i dispositivi ibridi che offrono una maggiore flessibilità di utilizzo.

La società di analisi afferma che è svanito l’effetto novità. Il periodo di maggiore popolarità dei tablet è stato tra il 2010 e il 2013. Anche se i produttori annunciano nuovi e costosi tablet, le funzionalità non sono considerate un “must-have” e quindi gli utenti preferiscono usare i vecchi modelli. Perché spendere 500 euro per un tablet che permette di navigare su Internet e usare i social network, come un tablet da 200 euro?

Forrester prevede tuttavia una maggiore diffusione dei tablet nelle aziende. Nel settore enterprise si assisterà ad una crescita fino al 20% entro il 2018, anche grazie alle funzionalità di iOS, Android e Windows progettate specificamente per il lavoro.

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