Le Chrysler Pacifica a guida autonoma di Google

Le prime unità del minivan Chrysler Pacifica equipaggiate con la tecnologia self-driving di Google sono state avvistate in un edificio di Mountain View.
Le Chrysler Pacifica a guida autonoma di Google
Le prime unità del minivan Chrysler Pacifica equipaggiate con la tecnologia self-driving di Google sono state avvistate in un edificio di Mountain View.

Da qualche mese Google e Fiat Chrysler Automobiles sono unite da una partnership finalizzata al programma di bigG dedicato alla guida autonoma. L’obiettivo è quello di equipaggiare un centinaio di minivan Pacifica con la tecnologia self-driving, per condurre i test su strada e raccogliere dati utili al perfezionamento del sistema. Le prime unità sono state avvistate a Mountain View nel fine settimana.

I 100 prototipi andranno ad espandere in maniera considerevole la flotta di veicoli fino ad oggi impiegata dal gruppo californiano nel programma, che attualmente conta 24 versioni modificate del SUV Lexus Rx450h e 34 unità del piccolo mezzo progettato internamente, senza volante né pedali. Le città nelle quali al momento vengono condotti i test sono Mountain View, Kirkland, Phoenix e Austin. Di seguito è possibile dare un’occhiata alle prime immagini delle “Pacifica by Google", pronte a scendere in strada, grazie alle fotografie fornite da Mario Herger, CEO di Enterprise Garage. Al momento sono sei quelle consegnate, complete di tutti i sensori necessari a muoversi autonomamente.

La componentistica di bordo è stata ridisegnata, in modo da risultare meno vistosa e meglio integrarsi nel design del veicolo. Dal punto di vista motoristico, Google sembra aver scelto la variante ibrida della Pacifica, quella dotata di batteria da 16 kWh che garantisce un’autonomia sufficiente a percorrere circa 50 Km in modalità completamente elettrica, in caso di necessità.

In questo modo bigG compie un passo importante verso il giorno in cui procederà alla commercializzazione della propria tecnologia, con tutta probabilità cedendola in licenza agli automaker che la porteranno sul mercato installandola all’interno dei veicoli. Va precisato che, al momento, l’accordo con FCA non prevede alcuno sviluppo di questo tipo.

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