Coronavirus: Computex 2020 spostato a settembre

Gli organizzatori hanno comunicato che il Computex 2020 di Taipei è stato posticipato al 28-30 settembre, a causa della pandemia dovuta al Covid-19.
Gli organizzatori hanno comunicato che il Computex 2020 di Taipei è stato posticipato al 28-30 settembre, a causa della pandemia dovuta al Covid-19.

La decisione era attesa già da qualche giorno, considerato che la “guerra” contro il Coronavirus è ancora in corso. Gli organizzatori hanno oggi comunicato che il Computex 2020 di Taipei non si svolgerà dal 2 al 6 giugno, ma dal 28 al 30 settembre. La fiera taiwanese non è stata quindi cancellata, come avvenuto per il Mobile World Congress 2020 di Barcellona.

A fine febbraio, il Presidente e CEO di TAITRA (organizzatore dell’evento) aveva pubblicato un comunicato per esprimere il sostegno alle persone colpite dal virus e confermare lo svolgimento dell’edizione 2020 in programma dal 2 al 6 giugno. In meno di un mese la situazione è peggiorata e ora il Covid-19 è arrivato in quasi tutti i paesi (169 per la precisione), causando oltre 17.000 morti (i contagiati sono quasi 400.000). Per questo motivo, il Computex 2020 è stato posticipato a fine settembre.

Come si può dedurre dalle date, la manifestazione durerà solo tre giorni, invece dei tradizionali cinque. Verrà inoltre utilizzata solo la Hall 2 del Taipei Nangang Exhibition Center, aggiunta proprio per l’edizione 2020. Ciò significa che il numero di espositori sarà inferiore al previsto. Anche le aree tematiche sono state limitate a 5G e comunicazione, soluzioni smart, gaming e InnoVEX (startup).

TAITRA organizzerà una versione online del Computex sulla piattaforma Taiwantrade (quindi riservata alle aziende) dal 2 al 6 giugno. Gli espositori potranno anche lanciare nuovi prodotti e condividere le novità attraverso webinar. Nel comunicato degli organizzatori viene infine citato un report di McKinsey, secondo il quale l’epidemia sarà sotto controllo in Cina e nei paesi asiatici entro il secondo trimestre, mentre entro giugno è previsto un rallentamento in Europa e Stati Uniti.

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