Cosa sta succedendo con Google e il PageRank?

Cosa sta succedendo con Google e il PageRank?

Certo che quando Google muove un passo tutti i SEO stanno sulla corda, attenti a non cadere giù. Questo è quanto sta succedendo in questi giorni con l’aggiornamento del PR. In realtà nessuno può sapere nulla più di quanto dichiarato da Google stesso tramite quello che ormai è diventato il suo portavoce ufficiale: Matt Cutts.

Il famoso ingegnere di Google ha rilasciato qualche dichiarazione in cui appare chiaro che l’abbassamento del PR, verificatosi su più siti, è dovuto a link in uscita non eticamente corretti. Parliamo in special modo di link a pagamento o comunque link non a tema che in teoria hanno poco a che fare con il sito principale.

Ovviamente i SEO si sono fidati poco e hanno iniziato a fare le ipotesi più disparate. Una cosa sembra chiara: fino ad oggi non si vedevano penalizzazioni sul traffico, invece ora si inizia a vedere anche qualcosa del genere (anche se i siti colpiti sono pochissimi per ora).

Comunque tra tutte le ipotesi, quelle più gettonate sono:

  • Aggiornamento dell’algoritmo di calcolo PageRank con errori sfruttati per terrorizzare chi vende link;
  • Aggiornamento del PageRank con penalizzazioni per chi vende link.

In entrambi i casi si nota una lotta contro chi vende link; crociata che Google ha intrapreso già da qualche tempo. In realtà affermare che combatte chi vende link non è corretto, infatti il motore Californiano non ha nulla contro chi vende link ma contro chi vende Link Popularity. Google accetta la vendita di link ma questa deve essere fatta in modo da non influenzare la link popularity del sito linkato; quindi permette la vendita di link a patto che si utilizzi il nofollow o si passi tramite una pagina da ponte che ovviamente non deve essere indicizzata.

È curioso notare anche come diversi SEO hanno diverse idee, a dimostrazione del fatto che non si hanno le idee chiare e che capire cosa sta succedendo è veramente difficile. Per esempio, in occasione dello IAB Forum, Webnews ha intervistato tre SEO professionisti su questo tema (Stefano Gorgoni, Johnnie Maneiro e Nereo Sciutto) che hanno dato delle belle risposte sull’argomento ma che in alcuni casi vanno leggermente in contrasto.

Ma perché Google si comporta in questo modo? E chi può dirlo!? Sicuramente non si tratta di una fase atta a pulire le SERP, come già successo in passato, sarebbe troppo lunga (fino ad oggi queste fasi sono durate di meno), e comunque non ha queste caratteristiche.

Tra i siti più colpiti si trovano i siti con User Generated Content (contenuto generato dagli utenti), quindi blog, siti di comunicati stampa, forum, ecc; si pensa che ciò accade soprattutto perché sono i siti che si prestano maggiormente ad essere inondati da spazzatura, contenuti duplicati e link in uscita poco attinenti e dal dubbio contenuto. Ma le penalizzazioni non sono arrivate solo per questi siti, anche siti editoriali, quindi controllati, sono stati penalizzati.

Studiando il fattore si può notare come le penalizzazioni arrivino a cascata su siti che si linkano. Per esempio: se il sito A linka il sito B che a sua volta linka il sito C, una penalizzazione sul sito A ha delle ripercussioni sul sito B e sul sito C, ovviamente con due pesi differenti. Si può facilmente intuire come i siti che non sono stati toccati dal problema sono i siti che hanno tantissimi link in ingresso da tanti siti diversi; in una situazione del genere, anche con la penalizzazione di un certo numero di siti linkanti, il sito linkato non ha problemi perché basa la sua Link Popularity su i link degli altri. Sembra quasi che Google sia intervenuto pesantemente, in un primo momento, su chi cede link popularity in modo furbesco e questo intervento abbia abbassato la link popularity di tutti i siti in cascata (ovviamente chi ne aveva poco ha notato maggiormente la cosa) e in un secondo momento abbia fatto valere maggiormente la stessa link popularity sul calcolo generale del sito Web nel Ranking (chiedo scusa se è un po’ contorta ma non mi è venuta più semplice).

Nella prima fase si è visto un abbassamento del PR che ha preoccupato poco i SEO e i Web Master, visto che comunque le visite rimanevano quasi intatte; nel secondo cambio (minor peso alla link popularity), invece, si è visto un calo di visite, dovuto al crollo di key presenti nella long tail. Cosa significa ciò in termini umani? Google ha penalizzato la link popularity del sito e in particolar modo delle pagine che ricevono meno link, quindi, visto ciò, è facile intuire come: il posizionamento sulle key pesanti è rimasto inalterato perché al 90% dei casi è spinto tenendo link verso la pagina posizionata ed è crollato sulle key minori (long tail) magari perché la posizione è raggiunta da pagine che non ricevono tantissimi link in ingresso. Questa situazione fa diminuire il numero di Key posizionate (in alcuni casi ho visto un passaggio da 2/3000 a poche centinaia al giorno); è facile intuire quindi che anche se ogni singola key sulla long tail porta una sola visita, in presenza di un crollo del posizionamento di 2000 key, abbiamo la diminuzione su un sito di 2000 visite.

Il calo della link popularity delle pagine interne mi porta a pensare anche che Google abbia dato meno peso al passaggio di LP internamente. Quindi il passaggio di “importanza”, per esempio, da Home Page a pagine interne vale di meno nel calcolo generale. Ma perché Google dovrebbe fare una cosa del genere? Perché così si incentivano i proprietari dei siti a puntare principalmente sul contenuto e sulla qualità, del contenuto stesso, in modo da riuscire a recuperare link (link baiting) spalmati sull’intero sito e non solo a recuperare link, in qualsiasi modo, sulla Home Page. E a pensarci bene, sembra un ottimo metodo per premiare la qualità dei contenuti; se su un sito è presente un ottimo articolo e altri siti lo vogliono riprendere, quale pagina linkeranno? Quella del contenuto/articolo o l’home page del sito? Secondo me quella dell’articolo. In questa ottica si premia la qualità dei contenuti e in SERP (in teoria) finiscono solo i contenuti migliori.

Guardando queste statistiche prese da 3 miei siti, noto come nel primo caso ho assistito a un primo calo di PR con l’abbassamento subito delle visite, nel secondo un doppio calo del PR con lieve flessione delle visite (subito tornate al loro posto) solo con il passaggio da PageRank 2 a PageRank 0, nel terzo caso un PR costante con il calo delle visite.

Questo mi porta a pensare che eventuali penalizzazioni sul PR non sono strettamente legate a penalizzazioni sulle visite, quindi siamo in presenza di due “penalizzazioni” diverse.

Quanto durerà questa situazione e cosa fare per uscirne fuori? Non è facile dire quanto durerà questa situazione di instabilità, certamente se la causa reale di queste “penalizzazioni” sta nella diminuzione del peso della Link Popularity, la situazione attuale potrebbe andare per le lunghe. Se la causa non è questa ma molto più semplicemente la penalizzazione di link venduti, basta togliere questi link e al prossimo export la situazione dovrebbe tornare normale. Se la causa è il test di nuovi algoritmi che in una prima fase non stanno funzionando bene, allora si potrebbe andare da pochi giorni a qualche settimana, tutto sta nel buon cuore e nella velocità degli ingegneri di Mountain View. Se ne esce fuori facendo quello che dall’inizio del Web si cercava, e si consigliava, di fare: contenuti di qualità. Ovviamente il discorso non è lo stesso se ipotizziamo sia una penalizzazione dei link in uscita, in questo caso bisogna tagliarli o quanto meno mettere un bel nofollow. Oltre a questo, se proprio si vuole cercare di velocizzare il ritorno alla situazione stabile (sempre che sia possibile farlo), si potrebbe cercare di recuperare link spalmandoli sull’intero sito (magari sulle sezioni principali) che ovviamente devono arrivare da siti puliti e a tema.

In definitiva nel post abbiamo visto tre ipotesi concrete:

  • Penalizzazione verso chi vende link;
  • Aggiornamento algoritmi;
  • Abbassamento del valore dei link interni.

Dire quale delle tre è realistica non è facile e sicuramente, come già detto, i SEO stanno valutando tutte le ipotesi per arrivare a una idea definitiva e condivisa; qualcuno già si chiede cosa sostituirà la link popularity. In questo momento l’unica cosa che è evidente è la confusione.

Qualcuno vuole schierarsi con una o l’altra tesi? Altre idee non considerate in questo post?

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