Elden Ring e il fenomeno dei soulslike

A poche settimane dall'arrivo nei negozi di Elden Ring, scopriamo insieme cosa sono i soulslike e perché piacciono così tanto ai giocatori.
A poche settimane dall'arrivo nei negozi di Elden Ring, scopriamo insieme cosa sono i soulslike e perché piacciono così tanto ai giocatori.

Mancano ormai poche settimane all’arrivo nei negozi dell’attesissimo Elden Ring: L’età degli Dei, il nuovo gioco di ruolo sviluppato da FromSoftware, il team dietro a capolavori come Demon’s Souls e la saga di Dark Souls, realizzato in collaborazione con George R.R. Martin, l’autore della serie best seller Le Cronache del ghiaccio e del fuoco, che ha ispirato la serie televisiva Il Trono di Spade.

“In Elden Ring, abbiamo fatto confluire tutta la nostra esperienza negli action-RPG e nei mondi dark fantasy, maturata nella serie Dark Souls”, ha detto Miyazaki, Director di FromSoftware. “Abbiamo costruito un mondo vasto, pieno di misteri e pericoli, pronto a essere esplorato e scoperto da vari personaggi che ostentano la propria mistica e sono spinti da varie motivazioni. Il tutto basato sulle leggende scritte per il gioco da George R. R. Martin, così da creare una classica ma coraggiosa evoluzione del genere soulslike“.

Cosa sono i giochi soulslike

I soulslike sono un sottogenere di giochi Action RPG dallo stile fortemente influenzato dalla serie “Souls” di From Software (da qui il termine “souls -like”, “simile ai Souls”). Questi titoli puntano moltissimo su atmosfere dark, meccaniche di gioco complesse e ben strutturate, e su un livello di sfida generalmente tarato verso l’alto. Tutti aspetti che sono poi emanazione del suo ideatore, ovverosia Hidetaka Miyazaki, il talentuoso designer giapponese papà appunto dei vari Demon’s Souls, Dark Souls e Bloodborne.

Dark Souls - Screenshot Gamescom 2011

I titoli di From Software puniscono i comportamenti del giocatore poco attento, quello che si distrae o avanza a testa bassa e rifà sempre gli stessi errori. Anche i nemici meno potenti, in certe condizioni, possono costituire un grosso problema in un mondo inospitale. Tutto è quindi lasciato nelle mani del videogamer e della sua capacità strategica di imparare, ricordare, agire e migliorarsi morte dopo morte, errore dopo errore. In questo genere di giochi occorre sperimentare sulla propria pelle, insomma, e ogni istante giocato può servire a ottenere qualcosa di importante per il tentativo successivo, come un oggetto speciale o una porta sbloccata. Il castigo e il piacere, verrebbe da dire per sintetizzare.

Ma la memoria, nei soulslike, è fondamentale anche per comprendere meglio la trama, visto che quest’ultima è spesso appena accennata e di certo non lo è quasi mai raccontata con lunghi filmati. Sta sempre all’utente ricostruire frammento dopo frammento la storia, che come in un mosaico è composta da tanti particolari sparsi nel mondo del gioco. Le incisioni su no scudo sottratto a un nemico, un appunto abbandonato in una casa diroccata, un’area con uno stile particolare o i resti di una battaglia, ogni immagine può costituire uno spunto per avere un quadro più ampio della situazione. Questi, in sintesi, gli elementi cardine del genere a cui, con qualche differenza, farà parte anche Elden Ring.

Elden Ring, un mondo decadente

“Trasportato in epoche molto lontane, rivivrai la Disgregazione, una guerra portata dall’oscurità all’Interregno e iniziata da semidei assetati di potere. Combatterai con il Generale Radahn e Malenia la Recisa, ma anche questi due imbattibili guerrieri non hanno potuto riunire un mondo così severamente distrutto. Una sola speranza è rimasta: la speranza che un nuovo Lord Ancestrale possa innalzarsi e strappare il velo di oscurità che è caduto sui domini di Marika.

L’attesa è quasi finita. Presto potrai avventurarti nell’Interregno e lottare per diventare il Lord Ancestrale”. E’ questo l’incipt da cui partirà una lunga avventura da vivere attraversando le distese erbose, le paludi soffocanti e le foreste lussureggianti, a piedi o a cavallo, da soli o online con gli amici, nell’enorme mondo di Elden Ring, coi suoi vasti scenari, i cambiamenti atmosferici e la progressione delle giornate.

E poi ci saranno i Legacy Dungeon, ovverosia dei grandi labirinti su più livelli che richiamano il classico level design di FromSoftware e che sono integrati nell’Overworld, e la funzione Traversate, che consente di cavalcare veloce attraverso l’Interregno sul Destriero Fantasma, e combattere mentre si è a cavallo. Per quanto riguarda gli scontri in generale, i giocatori hanno a disposizione tante diverse opzioni, base o avanzate, con armi o discipline magiche, da sfruttare anche nella modalità  multigiocatore, dove alleandosi con un altro utente si può aiutare altri Senzaluce a sconfiggere potenti nemici grazie al multiplayer cooperativo. Il tutto in perfetto stile Miyazaki.

 

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