Facebook, la bolla è già scoppiata?

Facebook continua la propria caduta libera in borsa: il nuovo valore minimo è stato toccato in prossimità dei 25 dollari.
Facebook continua la propria caduta libera in borsa: il nuovo valore minimo è stato toccato in prossimità dei 25 dollari.

Chi vedeva in Facebook una semplice bolla finanziaria sta probabilmente sogghignando per aver avuto la ragione dalla propria parte. Chi vedeva in Facebook una opportunità si appella a residue speranze, alla ricerca di un rimbalzo che al momento ancora latita. Chi guarda semplicemente ai numeri vede invece una lunga discesa, qualche tentativo di risalita, ma un trend al ribasso che ad oggi ancora non ha saputo arrestarsi e che nelle ultime ore ha toccato un nuovo minimo: 25,87 dollari.

Per capire la situazione occorre ripartire dai numeri: il prezzo di collocamento era pari a 38 dollari, ma l’apertura era stata già a quota 42. Si delineava una quotazione record, ed invece le cattive notizie non hanno tardato ad arrivare: cadute ripetute si sono susseguite nei giorni successivi, le prime denunce hanno iniziato a fluire verso Mark Zuckerberg e nel frattempo nubi oscure hanno iniziato a comparire anche sull’orizzonte della Morgan Stanley (secondo alcuni colpevole di aver fatto fluire informazioni non trasparenti agli investitori).

Per gli investitori più sfortunati potrebbe arrivare ora la mano tesa del Nasdaq: per tentare di mettere una pezza alla situazione, alcuni piani di risarcimento sarebbero pronti in varia forma per tentare di riportare nelle mani di chi ha perduto almeno la fiducia nella Borsa e nei suoi meccanismi. L’operazione sarebbe quantificata in circa 13 milioni di dollari ed andrebbe a chiudere ogni vertenza anche in relazione al black-out che ha accompagnato l’esordio di Facebook sul mercato azionario con oltre mezzora di silenzio assoluto proprio sulle informazioni relative al titolo FB ai primi vagiti a Wall Street.

Facebook ha oggi un valore di capitalizzazione pari a circa 55 miliardi di dollari: i sogni di gloria appollaiati sui 100 miliardi di dollari non troveranno per ora concretizzazione e la caduta è per ora pari al 30%, in attesa che Mark Zuckerberg dimostri che la bolla non è esplosa e che la parte migliore della storia di Facebook in Borsa, o almeno questo sperano in molti, debba ancora iniziare.

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