Feed, la rivoluzione silenziosa

Non sono stati celebrati e incensati quanto il Web 2.0 ma, lentamente, hanno rivoluzionato l’approccio quotidiano nei confronti della Rete. Parlo dei feed.

Wikipedia li definisce come:

uno dei più popolari formati per la distribuzione di contenuti Web

e la definizione, senza scendere in analisi troppo tecniche, è piuttosto fedele. I feed hanno molti aspetti vincenti:

  • sono veloci nel veicolare informazione;
  • sono semplici da consultare;
  • sono discreti e non invasivi;
  • sono compatibili in modo universale o quasi;
  • ci fanno risparmiare molto tempo;
  • sono efficaci nel recupero di informazione e nella ricerca di contenuti.

Chi più chi meno, tutti utilizziamo i feed. E credo che anche il marketing dovrebbe iniziare ad utilizzarli in modo più convinto e consapevole.

Ho già un paio di idee sul loro uso:

  • come canali di comunicazione mirati a target specifici: con i feed possiamo “spezzare” e filtrare la nostra comunicazione e offrire ad ogni pubblico gli argomenti particolari che più lo interessa (un po’ come fa il nostro Webnews con i feed per categoria);
  • come strumenti di advertising: immaginiamoli come canali pubblicitari on demand.

Le potenzialità ci sono oppure esagero? Come li sfruttereste?

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