Fiumi di Marte meno antichi di quanto si pensava

Secondo una ricerca dell'Università di Chicago i grandi fiumi di Marte avrebbero scorso per molto più tempo di quanto ipotizzato sinora.
Secondo una ricerca dell'Università di Chicago i grandi fiumi di Marte avrebbero scorso per molto più tempo di quanto ipotizzato sinora.

Che su Marte in passato – un passato molto lontano – scorresse acqua è ormai certo e lo ha confermato in maniera inconfutabile la sonda Curiosity nel 2012. Quello che però fino ad oggi non si sapeva è che i corsi d’acqua come i grandi fiumi di Marte avrebbero scorso per molto più tempo di quanto ipotizzato sinora.

Secondo il primo “censimento” dei fiumi che scorrevano sul Pianeta Rosso, condotto dall’Università di Chicago e pubblicato sulla rivista scientifica Science Advances, questi corsi di acqua sarebbero esistiti fino ad un miliardo di anni fa.

Per giungere a questa conclusione, il team di studiosi, guidati da Edwin Kite, hanno analizzato le immagini satellitari di oltre 200 letti di fiumi, “rovistando” nel passato di Marte arrivando fino ad un miliardo di anni fa. Caratteristiche come l’ampiezza dei canali, la ripidità e le dimensioni dei ciottoli fanno pensare che i fiumi di Marte fossero mediamente più grandi e con un flusso più intenso rispetto a quelli terrestri.

Al momento non è ancora possibile capire quale fosse esattamente il flusso d’acqua di questi antichi fiumi, perché la loro profondità è al momento difficile da stimare. Determinare la profondità di un corso d’acqua richiede un’analisi ravvicinata di rocce e ciottoli, ha spiegato Kite. Questo lavoro è stato fatto solo in alcune località su Marte, come nel Cratere Gale,  esplorato dal rover Curiosity della NASA nel 2012.

I ricercatori dell’Università di Chicago sono concordi nell’affermare che Marte abbia avuto periodi umidi multipli. Inoltre la dimensione dei letti dei 200 fiumi analizzati indica che questi scorrevano continuamente durante la parte più calda della giornata marziana, e non solo per pochi minuti. Sembra poi che i corsi d’acqua non si sarebbero prosciugati gradualmente.

Ma ci sono ancora molti nodi da sciogliere, e le attuali conoscenze sul clima marziano non permettono, ad esempio, di capire come questi fiumi si alimentassero. Un’atmosfera così fragile come poteva sostenere forti precipitazioni?

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