Galaxy S8, riconoscimento facciale poco sicuro

Il riconoscimento facciale del Galaxy S8 non è molto sicuro: il sistema può essere ingannato con una foto dell'utente scattata con un altro smartphone.
Il riconoscimento facciale del Galaxy S8 non è molto sicuro: il sistema può essere ingannato con una foto dell'utente scattata con un altro smartphone.

I nuovi Samsung Galaxy S8 e S8+ offrono tre sistemi di autenticazione biometrica. Oltre al tradizionale lettore di impronte digitali sono presenti lo scanner dell’iride e il riconoscimento facciale. Un video pubblicato su YouTube mostra però che quest’ultimo sistema garantisce una sicurezza quasi nulla. Lo smartphone, infatti, può essere sbloccato facilmente con una foto dell’utente.

Il riconoscimento facciale è sicuramente il metodo più veloce per sbloccare il Galaxy S8, ma può essere ingannato posizionando davanti alla fotocamera frontale l’immagine dell’utente scattata con un altro smartphone. Probabilmente il “trucco” funziona anche con una foto cartacea in alta risoluzione. Anche la funzionalità Face Unlock integrata da Google in Android 4.0 aveva lo stesso problema. Nonostante ciò, Samsung ha aggiunto il sistema di autenticazione biometrica nei nuovi dispositivi. Il produttore coreano ha sottolineato che il riconoscimento facciale consente unicamente lo sblocco del Galaxy S8. Operazioni più delicate, come l’accesso alla Secure Folder e i pagamenti con Samsung Pay, possono essere eseguite solo con il lettore di impronte e lo scanner dell’iride.

Gli utenti italiani possono già ordinare i Galaxy S8 e S8+ nei negozi e su Amazon, ma la consegna è prevista per il 28 aprile. Il produttore coreano avrebbe, in teoria, tutto il tempo per migliorare il riconoscimento facciale. La funzionalità Windows Hello di Windows 10 è basata su una tecnologia più avanzata, in quanto riesce a distinguere il volto di due gemelli, grazie all’uso di una fotocamera 3D, purtroppo assente nei dispositivi Samsung.

Considerata la nuova posizione del lettore di impronte, spostato sul retro per ridurre lo spessore delle cornici, lo scanner dell’iride sembra la soluzione migliore. In questo caso però il riconoscimento potrebbe essere ostacolato dal riflesso degli occhiali da vista. L’utente dovrebbe quindi valutare di volta in volta l’opzione più adatta alle proprie esigenze.

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