Google Internet Stats fa capolino in Rete

Google ha da poco dato il via al nuovo servizio Internet Stats nato per ottenere dati e informazioni sui trend legati all'economica, alla tecnologia e al mondo della comunicazione. Il sistema è per ora disponibile nella sola versione britannica di Google
Google ha da poco dato il via al nuovo servizio Internet Stats nato per ottenere dati e informazioni sui trend legati all'economica, alla tecnologia e al mondo della comunicazione. Il sistema è per ora disponibile nella sola versione britannica di Google

Google ha da poco lanciato Internet Stats, un nuovo interessante servizio per ottenere informazioni e dati di carattere economico, industriale e legato al mondo della comunicazione. Il sistema si basa sulle notizie e le rilevazioni fornite da numerose società, agenzie ed editori di terze parti – come GFK, Forrester, comScore, Deloitte, Reuters – per fornire un quadro completo sui dettagli ricercati dagli utenti. Internet Stats copre cinque macroaree principali: Consumer Trends, Macro Economic Trends, Media Consumption, Media Landscape e Technology.

Per ottenere le informazioni è sufficiente inserire una chiave di ricerca nel sistema, oppure navigare direttamente all’interno delle aree tematiche finora identificare dagli sviluppatori di Google. Ogni macroarea comprende alcune sotto-categorie, fornite tramite un menu ad albero, utili per filtrare le notizie offerte dal servizio e giungere più rapidamente alle informazioni ricercate. Attraverso l’area Technology, per esempio, è possibile accedere alle sotto-categorie: Broadband, Devices, Mobile e Speed.

L’utilizzo di Internet Stats risulta essere sufficientemente semplice e intuitivo. Inserendo la chiave di ricerca “Facebook”, per esempio, si ottiene un’informazione rilasciata lo scorso aprile dalla società di rilevazione comScore sul famoso social network: «Il 5% di tutto il tempo online viene trascorso su Facebook». La quantità di dati fornita dal servizio varia a seconda della chiave di ricerca selezionata, tuttavia il sistema dimostra di essere ancora acerbo e probabilmente in una prima fase embrionale di sviluppo.

Secondo alcuni osservatori, tale condizione giustificherebbe la scelta di Google di rendere pubblico il servizio tramite il proprio dominio “.uk” del Regno Unito, e non attraverso il tradizionale “.com”. Non a caso, la maggior parte delle informazioni restituite dalla nuova sezione del motore di ricerca sono fortemente incentrate sulla realtà britannica. La versione UK di Internet Stats potrebbe dunque essere un semplice banco di prova, utile per testare la stabilità e l’affidabilità del sistema, prima di un lancio vero e proprio su scala globale. Altre versioni localizzate del servizio potrebbero essere avviate nel corso delle prossime settimane, ma per ora Google non ha fornito alcuna notizia ufficiale sul suo nuovo Internet Stats.

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