Google investe su Himax per i chip di Glass

Il motore di ricerca investe nel chipmaker taiwanese Himax Technologies, che si occuperà di produrre le componenti utilizzate sugli occhiali Google Glass.
Il motore di ricerca investe nel chipmaker taiwanese Himax Technologies, che si occuperà di produrre le componenti utilizzate sugli occhiali Google Glass.

Ancora nessuna conferma ufficiale in merito alla data di commercializzazione di Google Glass, che resta fissata indicativamente per il Q1 2014. I preparativi comunque fervono in quel di Mountain View, come dimostra l’investimento del motore di ricerca nel chipmaker taiwanese Himax Technologies, confermato oggi da una notizia comparsa sulle pagine di Reuters. Massimo riserbo sui termini economici dell’accordo.

Le uniche informazioni al momento trapelate parlano del 6,3% dell’azienda rilevato da bigG, con la possibilità di arrivare al 14,8% entro un anno. Tra gli altri nomi noti che detengono importanti quote di partecipazione della società figurano anche la divisione Intel Capital Corp, Khosla Ventures e KPCB Holdings. Grazie al denaro messo sul piatto Himax sarà in grado di avviare la produzione di componenti come schermi a cristalli liquidi, chip, moduli, display e proiettori di piccole dimensioni, alcuni dei quali da assemblare nella versione definitiva degli occhiali per la realtà aumentata sul mercato dal prossimo anno.

Larry Page ha ribadito più volte l’importanza di un dispositivo come Google Glass per il futuro della compagnia, che la scorsa settimana ha reso noti i risultati finanziari ottenuti nel corso dell’ultimo trimestre, chiuso al di sotto delle aspettative. Il potenziale di un prodotto simile è senza alcun dubbio elevato, come dimostra il forte interesse riservato finora al progetto da parte della community online e non solo.

Gli sviluppatori in possesso della Explorer Edition sono già all’opera da mesi per offrire applicazioni (a quanto pare distribuite tramite Play Store) e funzionalità in grado di sfruttarne al meglio le caratteristiche. A decretare il successo o il fallimento saranno però ancora una volta gli utenti all’atto dell’esordio, scegliendo di mettere mano al portafogli per l’acquisto di un device tanto innovativo quanto originale.

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