Google teledipendente per l'advertising

Google rilancia il suo piano per l'advertising in TV svelando un imminente accordo per aiutare gli inserzionisti a selezionare il loro target televisivo. Secondo i responsabili del progetto, l'attuale modello televisivo sarebbe sempre più simile al Web
Google rilancia il suo piano per l'advertising in TV svelando un imminente accordo per aiutare gli inserzionisti a selezionare il loro target televisivo. Secondo i responsabili del progetto, l'attuale modello televisivo sarebbe sempre più simile al Web

Google prosegue nella sua lenta, ma costante, strategia per proporre la sua piattaforma di advertising anche per gli old media. Lanciato nell’aprile del 2007, il sistema TV Ads di Mountain View inizia a raccogliere il favore degli inserzionisti e di alcune emittenti televisive statunitensi. Un inizio incoraggiante, che potrebbe presto interessare un maggior numero di utenti grazie all’introduzione di una nuova piattaforma per analizzare il target degli annunci pubblicitari.

Attualmente, infatti, il sistema proposto da Google basa parte del proprio funzionamento sui dati statistici forniti dalla società di rilevazione Nielsen, che fornisce un profilo sull’audience delle emittenti televisive degli Stati Uniti. Sfruttando le informazioni fornite da Nielsen, TV Ads è in grado di assistere gli inserzionisti durante l’impostazione della loro campagna pubblicitaria, calibrando la trasmissione degli annunci a seconda dell’orario e dell’emittente televisiva per cogliere l’interesse di un determinato target di telespettatori.

Per rendere più pertinenti gli annunci e offrire un servizio migliore agli inserzionisti, Google ha da poco svelato l’avvio di una nuova partnership con la società attiva nelle trasmissioni satellitari Echostar e con Equifax, una delle principali compagnie per la rilevazione del credito degli Stati Uniti. Incrociando le informazioni derivanti dai dati forniti dai decoder collegati a Echostar con i database sulle abitudini dei consumatori di Equifax, Google sarà in grado di fornire un sistema maggiormente affidabile sulla selezione del target per gli inserzionisti.

«La TV sta diventando come il Web» ha dichiarato Keval Desai, product manager del comparto TV Ads di Mountain View. Secondo Desai, l’attuale bacino di telespettatori statunitense sarebbe ormai fortemente parcellizzato e interessato a singole emittenti altamente specializzate e distanti dal tradizionale modello generalista. I dati di ascolto sembrano in effetti confermare la tesi del dirigente di Google: i programmi più visti negli Stati Uniti non raccolgono ormai che un quarto dell’intera platea di spettatori televisivi a riprova dell’alta frammentazione del pubblico.

Sempre più specifico e “mono target”, il nuovo modello televisivo che si sta imponendo negli Stati Uniti consente la realizzazione di campagne pubblicitarie più economiche per gli inserzionisti e maggiormente calibrate sul pubblico. Il medesimo discorso può essere applicato alle televisioni locali americane, dove il TV Ads di Google inizia a imporsi come un nuovo valido sistema per mettere in comunicazione gli inserzionisti con le emittenti televisive più piccole. Il sistema molto semplice e intuitivo per la creazione delle campagne pubblicitarie, analogo al modello applicato per AdWords, potrebbe infine costituire il punto di forza per l’insolita incursione del colosso dei new media nel più tradizionale mezzo televisivo.

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