Huawei risponde alle accuse del Regno Unito sul 5G

Huawei darà seguito alle richieste di sicurezza e modifica degli impianti mosse da Londra entro la prima metà del 2019.
Huawei darà seguito alle richieste di sicurezza e modifica degli impianti mosse da Londra entro la prima metà del 2019.

Huawei presenterà un piano per risolvere i problemi di sicurezza britannici relativi alle sue apparecchiature 5G, entro la fine del primo semestre di quest’anno.

Ad affermarlo è stato un dirigente della società, a seguito delle critiche mosse per le necessità sollevate dal governo di Londra, per evitare che la compagnia venisse esclusa dalla corsa al 5G nazionale. Secondo gli organi di controllo d’Albione, Huawei non aveva ancora un piano “credibile” in merito ai dubbi sulla sicurezza degli impianti, con i funzionari che in più di un’occasione hanno alzato il dito contro i problemi tecnici e di supply chain che le attrezzature dell’azienda avrebbero evidenziato nel corso del tempo.

Nonostante Huawei avesse affermato in precedenza che per accontentare il Regno Unito sarebbero serviti almeno 3 o 5 anni di lavori, ora sembra che il piano globale sia definito e in via di approvazione interna, con le prime procedure attivate già a marzo.

Nel secondo trimestre parleremo a tutti i nostri stakeholder, incluse le parti interessate del Regno Unito, riguardo a tale piano e, auspicabilmente, entro la fine del primo semestre di quest’anno completeremo la progettazione di alto livello di tale modifica – ha detto la multinazionale ai media d’oltremanica.

Il più grande produttore mondiale di apparecchiature di telecomunicazione, nei suoi sforzi per resistere alle richieste degli Stati Uniti e degli alleati di abbandonare le proprie attrezzature per timore che potrebbe essere usato da Pechino per spionaggio, ha sempre evitato di scontrarsi con le autorità, peraltro potendo comunque asserire che nessuna indagine, per quanto ne sappiamo, ha evidenziato problemi di sorta circa reti, core network e parte radio degli assembramenti di Huawei.

Proprio qualche ora fa, il Segretario di Stato americano Mike Pompeo, ha spiegato che gli Stati Uniti, membri del gruppo di condivisione dell’intelligence Five Eyes insieme alla Gran Bretagna, probabilmente termineranno di condividere informazioni critiche a livello globale, con quei paesi che decideranno di sfruttare le apparecchiature e le infrastrutture del gigante di Shenzen.

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